La musica da film protagonista a Carloforte con Creuza de Mà, Festival dedicato a Ennio Morricone e Ennio Fantastichini
Una rassegna della musica per film che porta il nome di un disco di Fabrizio De Andrè, Creuza de mà. Ma che quest’anno non poteva che essere dedicata al maestro delle colonne sonore: Ennio Morricone. Ma c’è anche un omaggio particolare a un altro Ennio, Ennio Fantastichini, attore scomparso due anni fa. Sede della manifestazione Carloforte, un’isola della Sardegna. Un po’ come succede per il festival del cinema che si tiene a Tavolara. Padrone di casa e intrattenitore Neri Marcorè, intervenuto questa mattina alla presentazione in streaming dell’evento in programma dal 26 al 30 agosto.
“Contento di essere ancora a Carloforte – ha detto – sono scuro che anche quest’anno sarà uno splendido Creuza del ma”. Tra gli ospiti di spicco anche Vincenzo Marra, Pasquale Catalano, Giorgio Diritti e Claudio Giovannesi. E a settembre appuntamento a Cagliari per la seconda tranche. Direzione artistica affidata come al solito a Gianfranco Cabiddu.”Il filo rosso che lega in maniera evidente i film proposti a Creuza de Mà 2020 è il tema della “marginalità”. Una selezione di film e di storie che ci raccontano i margini e dai margini, la vita che li anima, di amore e di senso”.
Dall’emarginazione vissuta dall’artista Ligabue, impersonato da Elio Germano in “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti (con musiche di Daniele Furlati e Marco Biscarini) alla famiglia raccontata da Mario Piredda ne “L’ Agnello”, che vive ai margini e si ammala nella terra dei poligoni militari in Sardegna (di Marco Biscarini, anche in questo caso, la colonna sonora). Dal desiderio di riscatto del manager perdente in “La volta buona” di Vincenzo Marra (con musiche di Pasquale Catalano, fresco vincitore del Nastro D’Argento per la colonna sonora di “La Dea Fortuna” di Ozpetek), marginale rispetto al grande giro dei procuratori calcistici, a “La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi, dove giovani camorristi vivono ai margini della criminalità di Napoli.
Poi ci sono i concerti live. Il programma della cinque giorni sull’isola di San Pietro si snoderà, ancora una volta, principalmente tra i due cinema del paese. Il Mutua e il Cavallera, e nello spazio del Giardino di Note. Non mancherà nemmeno il consueto concerto al tramonto nella cornice dell’oasi naturale di Capo Sandalo. Momento ormai clou del festival, il Premio “Le Isole del Cinema” quest’anno verrà assegnato a Claudio Giovannesi. Per saper -queste le motivazioni – ” incarnare nel suo lavoro una sintesi felice tra le ragioni delle immagini e della musica”.