Il lockdown nelle vite dei bambini: con lo sguardo schietto di cui soli sono capaci, viaggio nelle angosce, nelle fantasie e nelle speranze di un gruppo di ragazzi di età scolare, alla ricerca di uno spiraglio di normalità in cui riflettere le proprie aspettative sul mondo e dimenticare il grigiore della routine
#SaremoAncoraBambini, questo il titolo del video, è un piccolo manifesto della loro visione del mondo. Coronavirus, confinamento, famiglia, scuola, amici e futuro sono i temi toccati in modo naturale e senza forzature, per raccontare la realtà attraverso i loro occhi.
“Abbiamo cominciato quando tutto era fermo, immobile, silenzioso e non si poteva fare nulla”- dice Cosimo Solazzo, autore del docufilm. “Da remoto e con il prezioso aiuto dei genitori, abbiamo guidato i giovani protagonisti che hanno raccontato il loro tempo e i loro pensieri. Siamo semplicemente partiti dalla convinzione che è impossibile far dire ai bambini qualcosa di diverso da quello che pensano e abbiamo provato a stimolarli su vari temi, in un periodo, purtroppo, molto caldo.”
L’ arida routine giornaliera
Giorni tutti uguali fra loro, fatti di compiti, videolezioni, pranzo, riposo, gioco e di nuovo compiti e videolezioni. “Non avrei mai pensato di dire che mi manca la scuola, perché durante l’anno vorrei avere più tempo libero”, dice Manuel. “Se questa diventasse la nuova normalità, io mi raderei i capelli a zero!”, si sfoga Antonio. Le loro giornate, le loro riflessioni, le sensazioni del vivere forzatamente chiusi in casa: il risultato è un punto di vista autentico e sincero, capace di insegnare molto anche agli adulti.
E poi il ringraziamento agli eroi della pandemia, i medici e gli infermieri “che ogni giorno rischiano di infettarsi e che sono molto coraggiosi perché rischiano la loro vita per curarne un’altra”. E, ancora, una serie di pensieri sul futuro, con la consapevolezza che sarà certamente diverso da prima, ma che sarà possibile tornare presto a fare le cose insieme. Perché i sogni da realizzare per questi bambini sono tanti: fare la veterinaria, il cestista, la ballerina. E la certezza è una: “Questo virus maledetto non cambierà i miei piani”.