L’attrice si è spenta nella sua casa di Roma
Lunedì 10 agosto, dalle 17, la camera ardente al Teatro Argentina di Roma. I funerali si svolgeranno in forma privata. Alma Franca Maria Norsa, all’anagrafe milanese, non era solo l’autrice della Signorina snob popolarissima alla radio di quel periodo post bellico.
Valeri (nome prestato da Paul Valery) raggiunse il grosso pubblico della sora Cecioni con le mitiche apparizioni tv a Studio Uno. Proponendo anche lo stile intelligente di un humour critico come nel Teatro dei Gobbi da lei inventato. È stata uno straordinario talento comico, in una società che per ridere aveva sempre scelto gli uomini. Non solo, anche una forza dello spettacolo totale: cinema, teatro, lirica, radio, tv oltre ad essere quasi sempre autrice dei suoi testi.
Il suo motto era “La comicità non è un dono di natura, è un lavoro del cervello”
“La morte non ci deve impressionare. È una componente della vita, e se ne può sorridere, a costo di accentuarne le conseguenze, le paranoie e i riti. E poi io ho avuto sempre la fortuna d’avere il teatro che mi parlava in tasca. E quando ho perso per strada gli affetti, ho potuto far affidamento su nuovi giovani amici, e sui miei amati animali”. È così che Franca Valeri s’esprimeva, un tempo, riservando ad alcuni il privilegio della confidenza, dell’astrazione, e di un certo quieto e surreale distacco. Associando il compensarsi umano dei cicli della vita a un’armonica staffetta di partner, di personaggi, di colleghi, di adorate creature domestiche.
Ora che non c’è più, abbiamo perso un’infinità di cose. La portavoce acuta di prototipi, l’osservatrice di fenomeni di costume, la ritrattista storica di generazioni. Ma anche l’autrice che ha declinato sorti individuali in contesti politici, l’attrice anticonformista produttrice di risate dedicandosi solo all’opacità dei destini conformisti. La letterata con raffinata padronanza della lingua al servizio di spettacoli e libri di gran diffusione. La professionista il cui motto era “La comicità non è un dono di natura, è un lavoro del cervello”.