La scrittrice calabrese racconta le ansie indotte negli italiani dalla quarantena forzata attraverso il monologo del giovane Lorian, protagonista del libro.
“A un metro da voi” è l’ultimo libro di Daniela Rabia, giornalista e avvocato. Si tratta di un monologo in cui a parlare è direttamente il protagonista. Il giovane Lorian, neo laureato in storia e filosofia, vive le settimane della quarantena riflettendo nel chiuso del suo appartamento.
Il Governo ha blindato gli italiani nelle loro case imponendo il distanziamento sociale a causa della pandemia.
In una Catanzaro decadente, resa spettrale dal lockdown che ne ha desertificato le strade, Lorian pensa alle speranze sospese, alle prospettive incerte.
Altre figure si aggirano intorno a lui, la madre e il padre, il suo migliore amico Fabio che perde il papà medico ammalatosi di coronavirus .
Tutti i personaggi che affiancano Lorian entrano nel racconto attraverso i pensieri del protagonista. Non ci sono dialoghi, ma solo i sentimenti del giovane, isolato come gli abitanti del suo palazzo rispetto alla città, la città rispetto alla regione, la regione rispetto all’Italia e quest’ultima rispetto agli stati vicini.
L’egoismo di chi non rispetta le norme sanitarie violandole anche davanti alle immagini drammatiche diffuse dalla tv, si alterna alla solidarietà che nasce fra gli inquilini del palazzo legati dal vincolo della paura.
“A un metro da voi” è un invito alla riflessione, un richiamo ai veri valori che la quotidianità sovrasta.
Daniela Rabia, giornalista e avvocato, non rinuncia alla denuncia sociale. Segnala il dramma della disoccupazione vissuto dai calabresi, il progressivo decadimento della sua Catanzaro che della Calabria è il capoluogo, il disastro del sistema sanitario schiacciato dal deficit. L’opera, scritta di getto nei giorni della crisi sanitaria, riflette le ansie e le angosce della scrittrice, un vero e proprio diario.