Sardegna: ecco 6 province più 2 città metropolitane
Via libera della commissione Autonomie alla Riforma degli Enti Locali. Gli enti sono 8 con 4 nuove province: Gallura, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis più due di vecchia istituzione (Nuoro e Oristano).
E la città Metropolitana di Sassari andrà ad aggiungersi a quella di Cagliari. Solinas: “Restituisce voce ai territori” Cambia la cartina geografica della Sardegna.
Le province della Sardegna ora sono 6. Più due Città metropolitane. Via libera della commissione Autonomie alla Riforma degli Enti Locali. Ed ecco la nuova cartina geografica. Ci sono 4 nuove province: Gallura, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis più due di vecchia istituzione (Nuoro e Oristano). In più più la città Metropolitana di Sassari andrà ad aggiungersi a quella di Cagliari. Solinas. “Una riforma che restituisce ai territori voce e competenze e che riavvicina i cittadini alle Istituzioni”.
Una soddisfazione per il Presidente della Regione Christian Solinas
Il Presidente della Regione Christian Solinas commenta con soddisfazione il via libera alla riforma degli Enti Locali, varata dalla Commissione Autonomia con un segnale, dice il Presidente, di forte unità tra le forze politiche di maggioranza, che hanno trovato un accordo solido su un testo di grande valore. La riforma, prosegue il Presidente Solinas, produrrà effetti positivi non solo per le grandi aree urbane ma anche per i territori e le comunità dell’interno, con una maggiore partecipazione e un vero decentramento di rappresentanza e servizi.
La Sardegna un’ isola da valorizzare
Il testo, precisa il Presidente viene incontro anche alle giuste rivendicazioni avanzate da Sassari, che sarà Città Metropolitana, e da Cagliari, che amplia notevolmente la propria rappresentanza, in un disegno istituzionale di grande respiro che tiene conto di fattori demografici, storici, culturali. Questa riforma, dice ancora il Presidente Solinas, é uno dei cardini del disegno complessivo di ammodernamento e razionalizzazione degli Enti Locali, che troverà pieno compimento con una rivisitazione complessiva della stessa macchina regionale.
Frutto di un lungo confronto con le realtà locali e territoriali, la riforma, sottolinea l’Assessore Quirico Sanna, è espressione della volontà di partecipazione dei territori, ed è uno strumento efficace per ottimizzare le risorse, anche mediante future e volontarie adesioni a forme di unione tra Province. Vogliamo portare in Aula la riforma dopo Ferragosto, conclude l’assessore. Quindi, dare in tempi rapidi nuove energie e nuovi strumenti di partecipazione democratica alle nostre comunità.