La ripresa dell’anno scolastico con il covid-19 non contempla l’azione pedagogica
Sul protocollo per la sicurezza del Ministero dell’Istruzione inerente la ripresa dell’anno scolastico, l’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE). Riconoscendo le enormi difficoltà che tale azione deve affrontare e considerando inutili molte delle polemiche che vengono mosse riguardo la gestione della riapertura delle scuole. La funzione primaria della scuola è quella pedagogica, quindi formativa. questo viene dimenticato. Le situazioni per le quali è considerato necessario un supporto psicologico, come l’attenzione alle fragilità. In questo momento si sono trovate ad affrontare difficoltà, che nascono da carenze educative, che in molte occasioni dimostrano l’assenza o carenza di modelli educativi .
ANPE
E’ quanto afferma la dr.ssa Maria Angela Grassi, Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE), riferendosi alle misure sul ritorno a scuola a causa del covid-19.
In questi mesi sull’argomento è nato un problema. Ha evidenziato non solo l’assenza di specialisti dell’educazione e della formazione nei vari gruppi di esperti chiamati a fronteggiare le conseguenze sociali dell’emergenza sanitaria.
La scuola
L’ANPE sottolinea l’importanza che dirigenti scolastici, insegnanti e personale della scuola. Senza dimenticare gli alunni e genitori, siano accompagnati verso il cambiamento, reso necessario dall’attuale situazione sanitaria. Tutto ciò accompagnato da personale competente al pari di altri professionisti che possono contribuire in modo specialistico nel loro settore. Un contributo è dato dai pedagogisti, perché in qualità di esperti, sono in grado di favorire un reale cambiamento della scuola.
Nella “nuova” scuola, post covid ci sarà molto da fare. I dirigenti scolastici dovranno agire non solo organizzando in modo funzionale i tempi e gli spazi per garantire luoghi di sicurezza sanitaria. Di conseguenza, anche gli insegnanti sono chiamati a rinnovare il loro modo di insegnare, facendo tesoro delle tecnologie messe in campo durante la quarantena.