Il 17 agosto ad Allai L’Effimero Meraviglioso chiude il II Festival Palcoscenici d’Estate
La mamma è sempre la mamma! Quanta retorica, quanta enfasi, fiumi di parole sulla figura della mamma nella letteratura, nel teatro, nella poesia, nelle canzoni. “Son tutte belle le mamme del mondo?” è dunque la domanda cruciale su cui si impernia il flusso di pensieri e emozioni, sull’onda di suggestioni letterarie e teatrali, oltre che musicali. Una preziosa antologia di frammenti di teatro e poesia, per un’indagine sulle diverse sfaccettature del sentimento materno, dalla tenerezza alla severità, dalla comprensione al dominio. In scena Miana Merisi, attrice di grande spessore e personalità, da circa 20 anni protagonista dei più importanti spettacoli della nostra compagnia teatrale. Accanto a lei Luigi Tontoranelli, attore di spicco del Teatro Stabile di Sardegna, in questo caso “prestato” alla nostra compagnia teatrale. Infine Corrado Aragoni, musicista e compositore che collabora con L‘Effimero Meraviglioso.
Un vivace affresco della società di ieri e di oggi. Le “mamme” svolgono un ruolo fondamentale nel decidere l’educazione e (cercare di) plasmare il carattere dei figli. Dolci e amorevoli, protettive verso la prole contro i pericoli esterni; dispensatrici di consigli e divieti, di carezze e abbracci, consolatrici nei piccoli e grandi drammi del quotidiano. Ma anche giudici severe, (quasi) sempre disposte a sacrificarsi per il bene delle proprie creature. Anche se non sempre in accordo con esse su finalità e obiettivi né sui principi fondamentali dell’esistenza o sul significato della felicità.
Mamme di ieri e di oggi tra attualità e mito
Tema e titolo della pièce, la parafrasi di un verso della fortunata canzone (scritta da Umberto Bertini ed Eduardo Falcocchio) con cui Gino Latilla, in coppia con Giorgio Consolini, vinse il Festival di Sanremo nel 1954, per non dire delle famose versioni di Claudio Villa e Nilla Pizzi. L’affermazione si volge in forma interrogativa e quell’elogio incondizionato del più antico archetipo femminile si arricchisce di ulteriori sfumature e perfino di qualche ambiguità. In fondo la stessa Dea Madre, feconda e benevola generatrice di vita, come la Terra o la Natura di cui è simbolo, può mostrare un volto corrucciato, farsi matrigna nelle cattive annate e regalare catastrofi, rivelandosi sterile e crudele, algida e distante seppur splendida come la luna.
Dai colossi della storia del teatro (Euripide, Bertolt Brecht…), della letteratura antica (Ovidio, Jacopone da Todi) a quella conosciuta sui banchi di scuola (Manzoni), ad autori contemporanei come Concita De Gregorio, ad articoli di cronaca, lettere al Direttore (storie paradossali ed esilaranti, forse anche vere!), ad autori raffinati e ironici (Franca Valeri, Copi), alla sceneggiata di Mario Merola. Un ensemble ricco e denso per un percorso che si snoda leggero ma con momenti di grande intensità e emozione. E infine “la macchietta” finale scoppiettante dove alla vecchia maniera di attori di avanspettacolo si chiude questo variegato cammino sulle tracce della “mamma”, della “madre”, della “mammà”, della “mammina”…..
Info
*** Palcoscenici d’Estate 2020 ad Allai si inserisce nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art Sardegna
è organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del MiBACT/ Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e fa parte del “circuito virtuoso” di Intersezioni 2020. L’edizione 2020 sarà realizzata nel rispetto delle regole e delle distanze di sicurezza, per rendere possibile la fruizione di spettacoli, films e concerti e garantire la tutela della salute