I programmi più utilizzati per fare coding a scuola
Una scuola sempre di più digitalizzata, che guarda verso il futuro e perché no magari verso futuri programmatori. Si parla tanto di coding, ma cosa è?
Letteralmente coding significa «programmazione informatica» ed è una disciplina che ha come base il pensiero computazionale, cioè tutti quei processi mentali che mirano alla risoluzione di problemi combinando metodi caratteristici e strumenti intellettuali (come i giochi interattivi).
Il punto forza infatti, sarebbe che grazie al coding, gli studenti sviluppino il pensiero computazionale e l’attitudine a risolvere problemi più o meno complessi. Ciò vuol dire che non s’impara solo a programmare, si programma per apprendere.
Lo scopo per gli alunni è quello quindi non di saper usare o meno un computer, ma di produrre piccoli programmi come videogiochi o brevi sequenze, sul modello di quanto avviene già in molte scuole straniere, soprattutto anglosassoni.
La programmazione a blocchi
Si parte del noto Scratch basato sulla programmazione a blocchi. Ogni blocco permette di far compiere una determinata azione allo sprite (l’attore che si muove sullo sfondo). Ogni blocco si può collegare ad un altro blocco come dei mattoncini delle lego.
Esistono vari software, che consentono di creare progetti didattici interattivi, che hanno lo scopo di far apprendere in modo semplice e chiaro la logica della programmazione, ma anche stimolare la curiosità dei più piccoli al ragionamento.
Questa tipologia di programmazione la si può ritrovare anche in programmi, che consentono la realizzazione di app. A tal proposito troviamo App Inventor. Creato da Google, ma ora di proprietà del Massachusetts Institute of Technology. E’ un’ambiente di sviluppo che permette di creare delle App per dispositivi Android seguendo la logica della programmazione a blocchi.
Per quanto concerne l’ambiente IOS troviamo Swift Playgrounds. Definita una delle migliori applicazioni create da Apple, è un percorso didattico che insegna a programmare in Swift, linguaggio creato a Cupertino nel 2014
E’ inutile negarlo, la programmazione fa parte della nostra quotidianità. Siamo invasi di tecnologia, ed è necessario accoglierla per capirne il suo potenziale e per programmare i giovani e i bimbi verso un futuro sempre più digitalizzato.