La previsione dei ricercatori della British Antarctic Survey dello scioglimento dei ghiacci marini artici è basata anche sulla storia climatica della Terra.
Oltre ogni più catastrofica previsione. Lo scioglimento dei ghiacci marini artici corre più rapido di quanto si pensi.
L’Artico potrebbe essere senza più ghiacci nel 2035. Lo spiegano sulla rivista Nature Climate Change i ricercatori della British Antarctic Survey. Quest’ultima analisi mostra che anche nel miglior scenario possibile, i ghiacci artici marini non raggiungeranno questo traguardo, e potrebbero sparire prima della metà del secolo.
Secondo Louise Sime, coordinatrice dello studio, l’Artico è stato molto probabilmente senza ghiacci nelle estati dell’ultimo periodo interglaciale, e ciò è stato aumentato dalla presenza dei cosiddetti melt ponds o stagni di fusione, cioè le pozze di acque libere che si formano sul ghiaccio marino nei mesi più caldi di primavera ed estate.
Alcuni studi hanno mostrato che questi stagni aumentano lo scioglimento dei ghiacci circostanti e la potenziale fioritura del fitoplancton nell’oceano, rendendo i ghiacci marini più instabili e causando fratture. Se quanto avvenuto in passato con questi stagni accadrà in futuro, secondo i ricercatori i ghiacci marini artici spariranno tra il 2035 e 2086. Questo studio, precisano i ricercatori, non è una misura diretta del ghiaccio sciolto oggi, ma una previsione basata su ciò che è accaduto in passato e di quanto si sa ora sui fattori climatici.