Per protesta contro la sparatoria del 29enne Jacob Blake, l’NBA ha fermato il gioco non presentandosi sul parquet per giocare gara 5
Il caso di Jacob Blake scuote lo tutto lo sport americano. Pertanto, l’NBA rischia di fermarsi. I Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo non si presentano sul parquet per gara 5 contro Orlando in segno di protesta per il ferimento del 29enne Jacob Blake, paralizzato da sette colpi alla schiena sparati dalla polizia a Kenosha, Wisconsin. Lo stato in cui normalmente giocano i Bucks. La gara contro i Magic valeva come gara 5 dei quarti dei play-off ed era prevista alle 22 italiane.
I Bucks sono rimasti negli spogliatoi quando toccava a loro scendere sul parquet per il riscaldamento boicottando così l’incontro. I giocatori Nba sono sempre stati in prima fila nella lotta al razzismo, l’omicidio Floyd ha portato a una serie di prese di posizione portate avanti anche nella bolla di Orlando e il ferimento di Blake potrebbe ora mettere a rischio l’intero svolgimento dei play-off.
Non giocano perché protestano contro la brutalità della Polizia statunitense nei confronti degli afroamericani. Non giocano per l’ultimo episodio, per la sparatoria che ha visto Jacob Blake finire paralizzato dopo essere stato colpito ancora e ancora, sette volte, dai proiettili delle forze dell’ordine a Kenosha, appunto nel Wisconsin, lo Stato di Milwaukee.