Consiglio Comunale Santa Teresa Gallura approva Disciplinare regolamentazione area
Santa Teresa Gallura, un perimetro di oltre 5 mila ettari che racchiude paesaggi marini, costieri, geologici, ambientali e antropici unici, rappresentativi della Gallura. È l’area Marina protetta Capo Testa Punta Falcone, istituita nel 2016.
Da oggi ha ufficialmente il suo nuovo regolamento; per la gestione e conservazione di quest’area di grande pregio storico, archeologico e ambientale. Il Disciplinare, approvato il 28 agosto scorso dal Consiglio comunale di Santa Teresa Gallura, regolamenta le attività consentite nell’area. Inoltre permetterà i monitoraggi necessari per la predisposizione del Regolamento di organizzazione ed esecuzione che sarà approvato con un decreto ministeriale.
Obiettivi del Disciplinare
L’Area Marina Protetta si candida a svolgere un importante ruolo di indirizzo territoriale. Lo farà attivando processi e percorsi in grado di dimostrare il valore economico e sociale della tutela ambientale; anche e soprattutto in ambienti con una forte vocazione turistica, come quello costiero. Tra gli altri obiettivi anche quello di rispondere alle esigenze di matrice strettamente ambientale; ma anche di promuovere una crescita di consapevolezza del contesto sociale.
Pisciottu: completato importante punto programmatico e obiettivo qualificante del nostro programma per l’Area Marina Protetta
Siamo soddisfatti dell’approvazione di questo importante Disciplinare che permetterà di monitorare e tutelare costantemente l’ecosistema; ma anche portare avanti un’interazione continua con gli attori sociali del territorio. Per consentire una gestione più flessibile e dinamica dell’area – sottolinea il sindaco di Santa Teresa Gallura Stefano Pisciottu -; abbiamo portato a compimento un importante punto programmatico che è sempre stato un obiettivo chiaro e qualificante del nostro programma. L’iter è stato lungo ma grazie all’impegno di tutti siamo riusciti a predisporre un documento bilanciato; dopo un’azione di ascolto e condivisione con il territorio, gli operatori turistici, diving, pescatori e, non ultimo, le istituzioni nazionali”.
Il Disciplinare
Il percorso per la piena operatività dell’area marina protetta è già partito. E’ in fase di completamento l’installazione delle boe nella zona A, per le quali si attende solo il collaudo finale. Il Disciplinare provvisorio è stato predisposto in condivisione con il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio del mare. Detta la disciplina delle attività consentite all’interno dell’Area marina protetta (B, Bs e C).
In particolare, regolamenta: l’attività di ricerca scientifica, le immersioni e visite guidate subacquee; la navigazione, le attività di ormeggio e ancoraggio; il trasporto passeggeri per visite guidate, le attività di pesca professionale/piccolo pesca costiera, pescaturismo e pesca sportiva e ricreativa; le attività di locazione, noleggio e noleggio occasionale di unità da diporto; oltre che la modalità di rilascio dell’autorizzazione del soggetto gestore.
Zone e Attività dell’Area Marina Protetta
Zona A
In particolare nella zona A sottoposta a regime di riserva integrale (tratto di mare a ovest del promontorio di Capo Testa, comprendente le Secche del Diavolo) sono consentite attività di: soccorso e sorveglianza; servizio svolto per conto del soggetto gestore e di ricerca scientifica debitamente autorizzate dal soggetto gestore dellAmp.
Zona B
Nella Zona B, sottoposta a regime di riserva generale (tratto di mare prospiciente la costa compresa tra l’estremità est di Porto Quadro e la punta a est di Cala Balcaccia e dal tratto di mare circostante il promontorio di Capo Testa).
Sono consentite: le attività della Zona A; la balneazione; la navigazione secondo determinate prescrizioni; l’accesso alle unità a vela, a remi, a pedali o con propulsore elettrico; ai natanti (a eccezione di moto dacqua o acquascooter e simili) e alle imbarcazioni in linea con i requisiti di eco-compatibilità; l’accesso alle unità nautiche per il trasporto passeggeri e alle visite guidate autorizzate; ormeggio ai natanti e alle imbarcazioni, nei siti individuati dal soggetto gestore in appositi campi boe; l’ancoraggio ai natanti e alle imbarcazioni; le visite guidate subaquee organizzate dai centri di immersione autorizzati e con sede legale nel comune di Santa Teresa Gallura; le immersioni subacquee; l’osservazione dei mammiferi marini, secondo un preciso codice di condotta.
La piccola pesca artigianale e l’attività di pescaturismo; riservate alle imprese di pesca che esercitano l’attività sia individualmente, sia in forma cooperativa, con sede legale nel Comune di Santa Teresa Gallura; la pesca sportiva, con lenza e canna riservata ai residenti nel Comune di Santa Teresa Gallura; la pesca sportiva e ricreativa ai soggetti equiparati ai residenti.
Zona Bs
Nella zona Bs, sottoposta a riserva generale speciale (costituita dal tratto di mare prospiciente la costa tra il limite est di Baia Santa Reparata e il limite est della Spiaggia di Rena Bianca) sono possibili tutte le attività già previste nella zona B, eccetto la pesca.
Zona C
Infine, nella Zona C (comprende la restante parte dell’area marina protetta, all’interno del perimetro, costituita dai tratti di mare tratto ad ovest e ad est del Porto di Longosardo) saranno consentite le attività della zona B; l’accesso alle navi da diporto in linea con i requisiti di eco-compatibilità; l’ormeggio alle unità da diporto in siti individuati dal soggetto gestore in appositi campi boe e la pesca sportiva con lenza e canna autorizzata e contingentata dal soggetto gestore ai soggetti equiparati ai residenti nel Comune di Santa Teresa Gallura.