Il 3 settembre del 1982 il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa perse la vita in uno dei più violenti agguati mafiosi del nostro Paese.
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 38° Anniversario dell’omicidio del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.Si intende ricordare la sua statura morale, prezioso patrimonio di valori civili da trasmettere alle nuove generazioni.
Al generale bastarono poco più di 100 giorni nella prefettura di Palermo per dar voce alla speranza dei palermitani onesti, speranza che durò pochissimo.
il prefetto inviato in Sicilia per combattere la mafia dopo anni di lotta al Terrorismo conclusi con gli arresti dei vertici delle Brigate Rosse, fu ucciso prima di ottenere i poteri necessari per distruggere la malavita organizzata.
Sono passati 38 anni da allora, ed ogni volta che leggiamo l’ultima intervista rilasciata a Giorgio Bocca e apparsa su Repubblica il 10 agosto 1982, ci sentiamo investiti sempre di una grande responsabilità che è quella di mantenere viva la memoria di un grande uomo.
Il 3 settembre siamo chiamati tutti a ricordare perché è il giorno del ricordo.
Ci rivolgiamo poi in particolare ai colleghi docenti della scuola italiana affinché continuino a portare avanti tutte le iniziative finalizzate alla legalità e alla costruzione di una forte e autentica coscienza civile. Tra pochi giorni inizierà la scuola e tra tanti dubbi e difficoltà si fa strada, l’educazione civica che diventerà ufficialmente una materia come tutte le altre.
Noi crediamo fortemente che commemorare uomini come Carlo Alberto Dalla Chiesa sia già fare educazione civica, perché significa parlare ai ragazzi del ruolo attivo dei cittadini e del modo di operare dello Stato.
Dilatiamo, quindi, il tempo del ricordo e facciamo in modo di non arrivare, ogni anno, digiuni al 3 settembre. Educhiamo i nostri ragazzi al vivere civile e ai valori della legalità.