Si è conclusa domenica 30 agosto la XIII edizione di “Miniere Sonore”, festival di musiche attuali che abbraccia i generi musicali più variegati.
Si è conclusa domenica 30 agosto la XIII edizione di “Miniere Sonore”, festival di musiche attuali che abbraccia i generi musicali più variegati. (dis)connessioni il tema che ha fatto da filo conduttore per indagare il ruolo dell’arte, quale strumento di sviluppo e di rinnovo. La presenza di un pubblico sempre numeroso è stata quest’anno, più che mai, la conferma che il festival è diventato un appuntamento atteso dell’estate oristanese.
L’intento dell’Associazione Culturale Heuristic è quello di favorire, attraverso il festival “Miniere Sonore”, la diffusione e la valorizzazione di forme artistiche meno conosciute. “La risposta del pubblico – dichiara il direttore artistico Stefano Casta – non è mai scontata e quest’anno, a causa della pandemia, lo era ancora meno. Organizzare una manifestazione in questo preciso momento storico non è semplice ma, nonostante la preoccupazione per l’emergenza sanitaria in corso. Per non parlare del pericolo di pioggia dell’ultima serata, gli spettatori hanno riempito il Chiostro dell’Hospitalis Sancti Antoni ripagando ogni sforzo organizzativo. Il pensiero va alla prossima edizione. Per portare qui a Oristano quegli ospiti che, proprio a causa della pandemia non hanno potuto partecipare dal vivo quest’anno”.
Le serate
Il festival ha preso il via venerdì 28 agosto con un video di Jessy Videnova, emergente polistrumentista non convenzionale bulgara. A seguire, Gianluca Pischedda ha incantato il pubblico con “Alone”, un progetto per violoncello che si fonde con l’elettronica. Ivana Busu e Francesco Giomi, in KEVLAR+, hanno dato spazio all’improvvisazione. A chiudere la serata la band sulcitana Safir Nou che ha presentato in anteprima alcune musiche del nuovo album. Uscita è prevista per l’autunno 2020.
Sabato 29 agosto il messicano Jeronimo Gorraez Belmar ha aperto il secondo appuntamento con la sua video-performance. È poi salito sul palco Simone Soro con “Me in loop”. La serata è poi proseguita con Mumucs, la traversata musicale per voce e loopstation nella quale Marta Loddo esplora se stessa con un’improvvisazione. Il chitarrista Francesco Morittu ha presentato al pubblico “Giogu de Contus”, un concerto per chitarra classica e campidanese. Ha chiuso la serata il progetto musicale electro pop Maifriend, guidato dal cantante camerunese Stephane Ngono. Accompagnato, in quest’unica data sarda del 2020, da Gabriele Spinelli.
Domenica 30 agosto tutto esaurito per l’evento collaterale della rassegna letteraria Leggendo Ancora Insieme durante il quale Ireneo Picciau ha presentato il suo ultimo libro. L’ultima serata di Miniere Sonore è iniziata poi con un video del progetto Eleven Green. Nel quale il famoso chitarrista armeno Khoren Aelian accompagna la grande cantante e improvvisatrice Nare Nikoyan. A dare il via alle esibizioni dal vivo dell’ultimo incontro un potente recital in solo dal titolo “Miroirs”della pianista emergente Benedetta Conte. Spazio poi alla performance electro experimental di Dalila Kayros e Danilo Casti. A chiudere la XIII edizione di “Miniere Sonore”, SVART1, una performance audiovisiva di Raimondo Gaviano. Nello specifico concentrata su meditazioni che esplorano le nozioni di tempo, sessismo, memoria e incubi.
I Patrocini
“Miniere Sonore” è un progetto patrocinato dall’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna. Con la collaborazione del Comune di Oristano che, attraverso l’Assessorato alla cultura guidato da Massimiliano Sanna.
Festival di Musiche Attuali
Direzione Artistica e Management: Stefano Casta. Direzione Tecnica: Enrico Sesselego. Fotografia e visuals: Caroline Wehbe Ufficio stampa: Gaia Cadoni Mail: ufficiostampa@minieresonore.com Per informazioni: info@minieresonore.com Web: www.minieresonore.com Facebook e Instagram: @minieresonore