Addio al superticket sanitario. Da oggi 1° settembre, non si paga più la quota aggiuntiva di 10 euro su visite mediche specialistiche e gli esami clinici.
Addio al superticket sanitario. Da oggi 1° settembre, non si pagherà più la quota aggiuntiva di 10 euro su visite mediche specialistiche e gli esami clinici. Molte regioni lo avevano già abolito. Ma ora la nuova misura uniformerà i provvedimenti regionali ed è valida per tutti i cittadini, a prescindere dal reddito. Per chi non è esonerato in base al reddito, resta però il costo del ticket, variabile a seconda delle prestazioni e pari a circa 30-35 euro.
Il superticket era stato introdotto come “tassa provvisoria” nel 2011, durante il periodo della Spending review. L’abolizione, prevista nell’ultima manovra, è diventata legge il 23 dicembre con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2020 da parte del parlamento.
Per il ministro Roberto Speranza: con l’abolizione del superticket, a partire dal 1° settembre 2020, sarà cancellata una vera e propria ‘tassa sulla salute’. Per il titolare della Salute, gli investimenti sulla sanità previsti nella nuova Legge di Bilancio sono un ‘fatto straordinario’, che testimoniano un’inversione di marcia rispetto al recente passato caratterizzato solo da tagli e rigore delle spesa. “Ci saranno 2 miliardi in più per il Fondo sanitario nazionale con un aumento dell’1,7%, il doppio rispetto agli anni precedenti – spiega Speranza -. C’è poi il piano dell’edilizia sanitaria con una dote di altri 2 e da ultimo, a partire dal 1° settembre, nessuno pagherà più il super ticket”.
Con questa novità si cancella un tassa che ha pesato soprattutto su chi ha meno possibilità di curarsi. “Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici – ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza – siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione”.