L’azienda Abinsula e l’Università di Cagliari portano avanti il progetto “Turntable” (Piatto Rotante), che ha avuto il suo calcio di inizio, “kick off meeting”, proprio a Sassari lo scorso settembre.
L’azienda Abinsula e Università di Cagliari sono alla guida del progetto internazionale “TURNTABLE”. Obiettivo? Promuovere tecnologie per il benessere ed una sana alimentazione per gli “Anziani Positivi” i primi risultati e riscontri ottenuti. I partner di progetto ospitati negli uffici dell’azienda sassarese Abinsula, coordinatrice del progetto. Hanno messo le basi tecnico-scientifiche i cui risultati, ad un anno di distanza, sono già visibili.
“Turntable” è un progetto della durata di 3 anni finanziato dalla Comunità Europea attraverso il programma “Aal Active Assisted Living Programme”. La doppia sfida da affrontare è legata ai temi della vitalità e dell’abilità degli anziani (65 anni e oltre). Come? Attraverso lo sviluppo di una piattaforma Ict estensibile one-stop-shop (Turntable) che integra un portfolio di soluzioni.
Invecchiando, si tende ad essere più sedentari, meno attivi e in generale meno disposti a confrontarsi con le nuove tecnologie. Queste tendenze hanno un effetto deleterio, se sommato al normale declino correlato all’età, dal punto di vista fisico e cognitivo. Man mano che la massa muscolare, la forza di presa e la potenza diminuiscono. Le cadute diventano più frequenti e pericolose e le attività quotidiane diventano più difficili da affrontare. Questi cambiamenti si riflettono poi sulla la dieta e lo stato nutrizionale degli anziani. E anche fare la spesa e cucinare diventano attività sempre più impegnative, così come la partecipazione alle attività sociali.
Il progetto
L’ingegner Antonio Solinas di Abinsula, coordinatore del progetto Turntable: “Oltre allo sviluppo delle tecnologie. Tra i primi risultati di valore del progetto importante è sottolineare il coinvolgimento degli utenti primari. Ovvero adulti di età superiore a 65 anni, e di quelli secondari, quali assistenti informali e formali. Inoltre Organizzazioni di assistenza e club sociali, e del terziario: ad esempio operatori di reti mobili e compagnie di assicurazione – spiega.
Tutti sono stati coinvolti nella validazione delle prime applicazioni della piattaforma. Tra cui: selezione di componenti in cosiddette sessioni di co-creazione, integrazione e adattamento alle esigenze dell’utente. Attraverso test di usabilità e test, intesi come prove sul campo (open beta). Questo approccio farà sì che la piattaforma sia adatta allo scopo prefissato, venga adottata nella maniera più ampia possibile e sia sostenibile nel tempo”.
Le tecnologie adottate
Le tecnologie messe a disposizione dai vari partner cercano di coinvolgere l’anziano in diverse attività. Dalla cura di un proprio orto sino al compiere scelte alimentari sane e consapevoli. Ed è per questo che i partner hanno messo a disposizione dei destinatari del progetto un sistema completo per il giardinaggio e cura dell’orto dotato di sensori e applicazione, un assistente vocale e un’applicazione per l’alimentazione. Elementi che, nel loro complesso, in futuro saranno integrati in un’unica suite.
Nove i partner del progetto TURNTABLE, provenienti da 5 paesi europei. Oltre al capofila Abinsula fanno parte del team anche l’Università degli Studi di Cagliari, A1 Slovenia telecommunications (azienda di telecomunicazioni slovena), EuroFir Aisbl (organizzazione no-profit internazionale con sede in Belgio), Ginf Systems Ltd (azienda ungherese di ricerca e sviluppo It), Instituto Pedro Nunes (organizzazione non-profit portoghese che si occupa di innovazione), Nos Inovação (azienda portoghese di telecomunicazioni), Simbioza (impresa slovena dedicata al sociale) e l’Università ungherese della Pannonia
La partecipazione delle Associazioni
Un ruolo importante ricoprono anche le associazioni per anziani coinvolte nella fase di sperimentazione e accettazione della soluzione proposta. In Italia, a supportare il progetto “Turntable” è l’associazione Anteas Cagliari – Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà ONLUS. “Nonostante le oggettive difficoltà causate dall’emergenza sanitaria CoVid19 e le relative limitazioni – afferma l’ingegner Daniela Loi dell’Università di Cagliari . Il team di ricercatori dell’Ateneo cagliaritano, supportato dal team Abinsula, è riuscito a svolgere tre sessioni di co-creazione. In cui si è lavorato in modo collaborativo con persone over 65 alla definizione e alla valutazione delle applicazioni di Turntable”.
La partecipazione dell’Università di Cagliari
L’Università di Cagliari partecipa al progetto TURNTABLE con un gruppo interdisciplinare coordinato dal laboratorio di microelettronica e bioingegneria Eolab. Grazie al fondamentale contributo del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia del professor Guicciardi e dell’Orto Botanico del professor Bacchetta. “L’interdisciplinarità applicata alle sfide sociali – commenta il professor Luigi Raffo, dell’Eolab e delegato del rettore per i progetti di ricerca internazionali – è una priorità per la Comunità Europea e la sua politica di finanziamento alla ricerca, ancora di più in questo periodo”.
Le applicazioni appositamente studiate per quella fascia di età saranno ulteriormente rinnovate sulla base dei risultati ottenuti. È stato però importante vedere come, in maniera proattiva, gli anziani hanno partecipato alle sessioni indicando le loro preferenze e guidando – con la saggezza che li contraddistingue – alcuni aspetti che la tecnologia tende a dimenticare.
Un orgoglio per Abinsula e Università di Cagliari, grazie anche al prezioso supporto della Commissione Europea e del Miur, dare un contributo funzionale al contrastare il digital divide ed a creare soluzioni utili al miglioramento della qualità di vita delle persone anziane.