Taglio pini e Jaracanda a Cagliari, la città si divide

Taglio pini e Jaracanda a Cagliari, la città si divide

L’Sos degli ambientalisti, le rassicurazioni del sindaco e il parere del direttore dell’Orto Botanico

I pini

Le operazioni di taglio sono cominciate, fra le polemiche, in viale Buoncammino, dove sono stati rimossi alcuni grossi pini, e interesseranno anche viale Trieste e viale Calamosca, i cui alberi sono stati classificati, a metà agosto, come “estremamente pericolosi”, ha sostenuto il sindaco per smorzare le proteste dell’opposizione di centrosinistra e degli ecologisti del Gruppo d’intervento giuridico. Ma gli ambientalisti vogliono vederci chiaro. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, su segnalazioni di cittadini, ha inoltrato una istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo i tagli dei pini. “Nessun cartello di inizio lavori – spiega GrIg -, nessuna ordinanza contingente e indifferibile per ragioni di incolumità pubblica presente sul sito web istituzionale del Comune di Cagliari, nessuna spiegazione, solo il rumore delle motoseghe“.

pini

L’associazione ambientalista ha inoltrato un’istanza di accesso civico e informazioni ambientali al Comune, sollecitando anche l’intervento del Mibact, della Soprintendenza e dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.  “L’intero viale è tutelato con vincolo paesaggistico e con vincolo storico-culturale”, ricorda il portavoce di Grig, Stefano Deliperi. “Cagliari ha bisogno di alberi, di verde pubblico, non di motoseghe”.

Oggi l’amministrazione comunale ha annunciato una serie di novità per il verde urbano

Si sta mappando lo stato delle piante che oggi sono presenti in città e dello stato di salute di ognuna di queste piante per decidere se intervenire, quando e come. L’operazione che è stata dunque programmata è quella che i tecnici definiscono di “cavatura”. Significa che laddove possibile le piante vengono espiantate, ricoverate al vivaio di Corongiu per un paio d’anni e rimesse in forza, quindi ripiantate nella città, in altri luoghi. Quelle che invece non possono essere recuperate e che pregiudicano la sicurezza pubblica, vengono invece abbattute“.

Pini abbattuti a Cagliari, Truzzu: “Erano pericolanti, non voglio avere morti sulla coscienza”

Il sindaco dichiara che, per lui, la priorità è quella di evitare danni alle persone e alle cose e “le piante abbattute saranno sostituite con piante analoghe più giovani per restituire ai cagliaritani la stessa quantità di verde se non di più. Solo nel corso di quest’anno, infatti, sono state messe a dimora nel territorio urbano oltre duemila piante”. E aggiunge: “Non voglio trovarmi nella situazione nella quale si sta trovando il gestore di quel campeggio in Toscana, dove un albero è caduto su una tenda e ha ucciso due ragazze”.

Truzzu: «Gli alberi abbattuti, non recuperabili, verranno sostituiti. Stiamo mappando lo stato di salute delle piante»

pini cagliari

Alberi e prati da piantare e riqualificazione degli spazi pubblici cagliaritani. Con una conferenza stampa, il sindaco Paolo Truzzu e l’assessora Paola Piroddi hanno annunciato una serie di novità per il verde urbano. E ciò “anche in considerazione della candidatura di Cagliari a Capitale del verde d’Europa per il 2023”, ha detto puntualizzato il primo cittadino. “Questo non significa soltanto avere più verde in città, ma anche più sostenibilità, minore consumi energetici, maggiore attenzione delle risorse ambientali consumabili e che non possono essere rigenerate”. “Questa Amministrazione – ha poi aggiunto il sindaco riferendosi agli interventi delle scorse ore sull’alberatura di viale Buoncammino – sta facendo un’attività che doveva essere iniziata forse quindici o vent’anni fa”.

Il monitoraggio del patrimonio verde del capoluogo sardo è stato eseguito con la tecnologia Visual Tree Assessment (VTA). Attraverso questa tecnologia, oltre 1000 alberature sono già in corso di verifica. Di queste circa novanta sono risultate in classe D (gravità estrema), alcune arrivate a fine vita.

Le Jaracanda

l problema sarebbe legato allo stato di salute delle piante. Stessa cosa per il viale Buon Cammino, dove l’amministrazione ha provveduto ad abbattere i pini

A Cagliari sono 80 gli alberi ‘storici’ dei polmoni verdi della città, considerati a rischio caduta, saranno abbattuti o espiantati. Tra questi, ci sono alcuni esemplari di jaracanda lungo il Largo Carlo Felice, che si apre su via Roma, dove si trova il porto cittadino. Le piante, di origine tropicale, conferiscono il tipico colore viola al viale, uno dei biglietti da visita della Cagliari turistica. Le piante ‘malate’ – tra cui grossi ficus, pini, siliquastri (noti anche come ‘albero di Giuda’) e acacie del Giappone – saranno sostituite con altre della stessa specie, hanno annunciato il sindaco Paolo Truzzu e l’assessora comunale al Verde, Paola Piroddi, nel presentare il piano del verde pubblico. Il progetto, con un appalto della durata di sei anni, costerà circa 15-16 milioni di euro.

L’attuale maggioranza di centro destra del Comune di Cagliari ha quindi programmato di abbattere  23 Jacaranda solo a largo Carlo Felice. Ecco il parere del direttore dell’Orto botanico di Cagliari Gianluigi Bacchetta. A voi le considerazioni

“Da sempre le micosi costituiscono una delle principali patologie che interessano i vegetali. Gran parte degli alberi, non solo quelli cittadini, presentano segni più o meno evidenti di ciò nei diversi apparati ipogei ed epigei.
Così come si combattono in agricoltura, nei frutteti, nei vigneti o negli oliveti, le micosi si possono contrastare anche in città, sempre che il danno non abbia compromesso la stabilità strutturale delle piante.
Nel caso specifico del Largo Carlo Felice, la costrizione in spazi angusti determinata dai parcheggi, i danni causati dal rifacimento delle pavimentazioni stradali e dei marciapiedi, oltre all’alto livello di inquinamento da idrocarburi pesanti, hanno nel tempo ridotto e in alcuni casi compromesso la vitalità delle jacarande.”

Bacchetta: “Oggi lo stato di salute di molti esemplari è precario e a mio avviso sarebbe necessario:

1. Eliminare o almeno ridurre la sosta dei veicoli
2. Ampliare le aiuole di ciascuna pianta o meglio ancora asportare il bitume nell’intera fascia alberata
3. Effettuare una potatura di sicurezza, senza capitozzature come avvenuto in passato
4. Mettere a dimora tutte le piante oggi mancanti o che nel tempo potrebbero dover essere sostituite
5. Procedere con periodici trattamenti per ridurre l’impatto delle micosi
6. Realizzare strutture di sostegno per quegli esemplari più precari dal punto di vista della stabilità strutturale
7. Migliorare la qualità del terreno, anche apportandone di nuovo
8. Ripristinare la pacciamatura naturale e una irrigazione di soccorso
9. Effettuare cicli di concimazione nei periodi più freschi dell’anno
10. Monitorare costantemente l’evoluzione della alberatura nel suo complesso e di ciascun esemplare nello specifico.

pini cagliari


“Tutto questo ha dei costi, non solo economici, necessita tempo e accettazione da parte della popolazione.
Molte jacarande sono come degli anziani, vanno aiutati, sostenuti e gli serve un bastone…… Sono la nostra memoria!
Altre sono adulte e forti, ma  dobbiamo vigilare…… Serve prevenire per evitare di spendere poi per le cure!
Poche sono giovani e hanno bisogno di cure affettuose come i nostri figli….. Sono il nostro futuro!
Scrivo queste parole con umiltà, solo perché sollecitato da tanti e con l’unico scopo di contribuire alla soluzione concertata di un problema che è di tutti noi cittadini di Cagliari e non solo.” Gianluigi Bacchetta, direttore dell’Orto Botanico di Cagliari.

About Isabella Elaine Alexandra Farigu

Nata in Germania da madre tedesca e padre italiano, sono arrivata in Sardegna all'età di tre anni. Subito dopo il diploma mi sono trasferita a Londra dove ho lavorato nel settore ristorativo per dieci anni. Svariate stagioni estive le ho passate lavorando a Ibiza, Barcellona, Amburgo.. Ho una grandissima passione per i viaggi, i libri e gli animali.

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