Il premio Books for Peace che si celebra nel teatro di Santa Cecilia a Roma quest’anno va a Gianni Garrucciu per l’intervista a Papa Francesco sulla fame nel mondo
Il premio Books for Peace, celebrato nel teatro di Santa Cecilia a Roma, nasce da un progetto di un gruppo di associazioni internazionali in rappresentanza dei 5 continenti del pianeta. Ha lo scopo di valorizzare i libri (attraverso un concorso letterario). Non solo: la cultura, le persone, lo sport, l’arte, che trattano gli argomenti della Pace a tutto tondo, non solo tra i popoli, ma dei popoli. Come la violenza di genere, il bullismo, le discriminazioni razziali e religiose, l’integrazione sociale e culturale.
Il premio va a quei giornalisti che sono andati aldilà della cronaca e che hanno saputo dare dei temi trattati chiavi di lettura diverse e approfondite. Alla quarta edizione, quella del 2020, vi hanno concorso oltre 3000 partecipanti.
La premiazione
La premiazione si è svolta presso il Teatro dell‘Accademia Santa Cecilia di Roma. Gianni Garrucciu é stato premiato per il suo saggio “Fame – Una conversazione con Papa Francesco che racconta in prima persona come “La fame nel mondo non é naturale né ovvia, viene usata come arma di guerra”.
Papa Francesco è diretto quando parla di uno dei temi fondamentali della vita del pianeta. ll libro di Gianni Garrucciu, partendo dagli ultimi dati ufflciali della FAO, dà volti e storie a numeri che fanno paura, ma che non possiamo più evitare. 821 milioni di esseri umani oggi patiscono la fame.
Partendo da una lunga conversazione privata con Papa Francesco, Garrucciu stimola il lettore. Lo fa penetrando acutamente, insieme al Pontefice, nei più sottili anfratti della riflessione sulla malnutrizione. Sull’insicurezza alimentare e sui suoi paradossi. A sostegno delle parole di Francesco, ecco poi seguire il racconto del direttore esecutivo del WFP David Beasley, di due economisti della FAO e di un medico dell’OMS. Essi ogni anno studiano ed elaborano dati e pubblicazioni sul tema della fame.
Garrucciu porta i lettori dentro il problema con passione e attenzione ai dati di realtà, raccolti fra i testimoni più importanti delle Istituzioni mondiali, i volontari e gli abitanti delle zone più a rischio del pianeta. La questione della fame, infatti non riguarda solo la descrizione delle sofferenze, ma anche la volontà di riscatto sociale ed economico.