Sindaci della Sardegna “lasciati soli nella decisione di nuovo lockdown senza una strategia almeno regionale: il virus non ha confini continentali figuriamoci se li può avere comunali”.
Lo denuncia su Facebook il presidente dell’Anci regionale Emiliano Deiana dicendosi “seriamente preoccupato sul Covid19 perché siamo solo al 28 settembre“. Tra le ragioni, che hanno spinto i diversi sindaci dell’Isola a chiudere nuovamente tutto nei loro paesi o di dare lo stop alle lezioni.
Deiana inserisce lo “sbraco estivo”: “discoteche, assembramenti, locali, feste e festicciole, pranzi trimalcionici, matrimoni, sposalizi, anniversari di matrimonio, cresime, ippodromi, calci e calcetti dilettantistici etc.”. Ma punta il dito anche contro la politica e le istituzioni che “si sono ‘sedute’ sugli allori dell’isola Covid free facendo prevalere tendenze minimizzatrici e negazioniste”.
Secondo il presidente dell’Anci Sardegna inoltre il sistema sanitario regionale non reggerà “l’urto di una diffusione elevata della pandemia”. Anche perché “durante il periodo di ‘pace’ non si sono predisposte le necessarie terapie intensive basate su un ritorno prepotente della malattia”. Inoltre “non si sono volute aprire scuole e ‘punti scolastici’ nei paesi per limitare il pendolarismo e gli assembramenti sugli autobus, perché non si può”. Infine sostiene che “non c’è una campagna scientificamente coordinata dalle strutture sanitarie di tamponi e test seriologici sulla popolazione”.
REPLICA NIEDDU, CREATE ALLARME
La Regione bacchetta i comuni e l’opposizione in consiglio regionale. Oggi, prima di arrivare a Nuoro per fare il punto sulla situazione all’ospedale San Francesco, l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha lasciato delle dichiarazioni. Ossia: “sarebbe bene che i sindaci smettessero di creare allarme perché il sistema sanitario, è in grado di reggere perfettamente l’urto della pandemia”. Quindi, ribadisce, “anziché creare allarme, facciano il proprio lavoro e vigilino sulle proprie comunità, alcuni in questo periodo non l’hanno fatto”.
Nieddu è duro anche con l’opposizione in Consiglio regionale che due giorni fa aveva depositato una mozione per la convocazione urgente dell’aula intitolata: “il sistema sanitario al collasso”. “Appena vedono che c’è qualche difficoltà rialzano subito la posta e tirano fuori gli artigli. – Inoltre sostiene – anziché essere solidali col sistema non vedono l’ora di aggredire, e questo è un atteggiamento altamente irresponsabile”.