Danza d’autore al Teatro Massimo per il FIND 38

FIND 38 XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza “All we can do is dance” entra nel vivo con quattro intense giornate al Teatro Massimo

Entra nel vivo il FIND 38 / XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya Inc con lo slogan “All we can do is dance” (tutto quello che possiamo fare è ballare) con quattro intense giornate da DOMANI (giovedì 1 ottobre) fino a domenica 4 ottobre al Teatro Massimo di Cagliari dedicate alle creazioni di coreografi contemporanei – artisti affermati e giovani autori.

Al via – da, mercoledì 30 settembre fino al 24 ottobre – il progetto “Showindows” 2020 dell’ASMED – con installazioni e performances in vetrina nei negozi del centro di Cagliari (coreografie di e con Lucas Delfino e Valeria Russo, in scena con Chiara Mameli e Luca Massidda).

FIND 38: All we can do is dance

Focus sulla danza contemporanea – tra creazioni di artisti di punta della scena italiana e giovani autori con il FIND 38 / XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya Inc . Il Festival quest’anno sceglie come tema e titolo dell’edizione 2020 l’invito alle danze con lo slogan “All we can do is dance” (tutto quello che possiamo fare è ballare). Da DOMANI (giovedì 1 ottobre) fino a domenica 4 ottobre si trasferisce al Teatro Massimo di Cagliari per quattro intense giornate tra le moderne declinazioni dell’arte di Tersicore.

Il Programma FIND di domani giovedì 1 ottobre

“Nothing to Declare” ore 20.30

Si parte da “Nothing to Declare” di Cie Twain. Una coreografia di Yoris Petrillo interpretata da Caroline Loiseau, con musiche originali eseguite dal vivo da Alessandro D’Alessio.

Nothing to Declare

Ispirata a una frase emblematica – “niente da dichiarare” – che caratterizza la generazione degli Anni Duemila; abituata all’eterna «rincorsa di ciò che è smart, low cost, last minute» che caratterizza uno stile di vita, «quasi un inno all’improvvisazione; ad esser sempre pronti, ma mai preparati». Immersi in un flusso inarrestabile di immagini e informazioni, in un mondo in cui tutto appare a portata di mano, grazie alle nuove tecnologie; i giovani del terzo millennio (e non solo loro) rischiano di smarrire la propria identità e perdere il senso delle relazioni, isolati in una realtà virtuale. “Nothing to Declare” sceglie come sfondo privilegiato i cosiddetti non-luoghi, spazi in costante mutazione ed evoluzione; come stazioni ferroviarie, aeroporti, strade, fabbriche abbandonate, musei ed infine teatri.

“Les Miserables”

Un vivace e dolceamaro affresco della società con “Les Miserables” di Carlo Massari per C&C Company (in coproduzione con Triangolo Scaleno/Teatri di vetro). Martina La Ragione, Alice Monti, Daniele Palumbo e lo stesso Carlo Massari interpretano un “dramma medio-borghese”, un racconto per quadri ispirato al declino della civiltà.

«Una carrellata di stereotipi, di già visti, già detti, agiti. Il teatrino delle miserie umane: corpo e voce a servizio di un penoso corale che fa eco a “Le rane” di Aristofane. O forse ad un’operetta di Offenbach, o ancora alla celebre “Opera” Brechtiana» si legge nelle note di presentazione; dopo una citazione dal “Woyzeck” di Georg Büchner sulle favolose capacità della scimmia. “Staticità e immobilismo in risposta al crollo (fisico, politico, sociale, ambientale…) imminente, evidente” spiega Massari. “Non ci possiamo fare nulla, troppo tardi, game over; assistiamo impotenti, ne prendiamo atto, facciamo spallucce, sospiriamo e nuovamente ci voltiamo“. Fotografia del presente – dove a contrasto con l’apparente e facile rassegna emergono le varie forme di protesta e ribellione, non sempre ispirate a nobili ideali e principi rivoluzionari – a fronte della «storica visione illuminista (illuminata), che mette Cultura e Arte al centro del cambiamento» in un’opera coinvolgente e di forte impatto visivo ed emozionale.

“Zatò e Ychi”

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Zato e ychi

Spazio poi a “Zatò e Ychi” – nuova produzione dell’ASMED/ Balletto di Sardegna. Con le coreografie di Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino, anche protagonisti sulla scena; al ritmo delle percussioni di Marco Caredda e Cinzia Curridori e la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena. Una danza “rituale”; un combattimento “immaginario” che contrappone i due elementi, maschile e femminile, dell’anima di Zatoychi. «Zato’ per gli amici – o per i più acerrimi nemici che non vogliono perder tempo a pronunciare per intero il suo nome, un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese».

Una partitura danzata in cui i due “samurai” Zatò e Ychi – ovvero lo yin e lo yang – combattono senza esclusione di colpi. Protetti dalle curiose armature irte di aculei e trapunte di campanelli, come sculture sonore; (i costumi curati da Stefania Dessì sono stati realizzati dalle dell’Istituto per i Servizi Sociali S. Pertini (Cagliari) e del Liceo Artistico G. Brotzu (Quartu Sant’Elena). Nell’ultimo scontro i guerrieri indossano gli Hakama – alle cui pieghe vengono fatti corrispondere i precetti del Bushidō, il codice di condotta morale del samurai e la danza si fa via via più rarefatta in un gioco di sottrazione – mentre è lasciata agli spettatori la libertà d’immaginare il luogo e il significato di un epico duello e cosa rappresentino davvero i due eroi e i due personaggi “beckettiani” che battono il tempo della performance che rappresenta anche «un’incessante metamorfosi. Fino alla fine».

“Timeline”

Suggellerà la serata “Timeline” del Balletto Teatro di Torino. La coreografia di Ella Rothschild, danzata da Lisa Mariani, Viola Scaglione, Nadja Guesewell, Flavio Ferruzzi, Emanuele Piras, Paolo Piancastelli; racconta somiglianze e differenze nei comportamenti umani in rapporto alle convenzioni sociali e alle diverse culture.

L’autrice mette l’accento sugli aspetti e i momenti più difficili e complicati dell’esistenza, sulle situazioni e i sentimenti fondamentali; in un collage di immagini ispirate a «follia, gioia, competitività, dolore, curiosità, emulazione, disperazione, tristezza, ansia, paura, morte». Una grammatica di corpi in movimento in cui si intrecciano danza e teatro, ironia e pathos, per esplorare le relazioni tra gli individui e la comunità, in cui Ella Rothschild analizza l’evoluzione della personalità e i condizionamenti dell’ambiente, in contesti differenti «riuscendo a creare un unico grande, meraviglioso, cupo e umoristico mondo». Un’opera originale e avvincente che indaga i paradossi e le contraddizioni nella complessa “geografia” del pianeta – oltre gli stereotipi e i pregiudizi – per un vivido affresco di varia umanità.

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Timeline

Venerdì 2 ottobre

Venerdì 2 ottobre alle ore 20.30 il Teatro Massimo ospita NATURALIS LABOR (Veneto) con “THE RITE”, regia Luciano Padovani, coreografia e interpreteElisa Spina; e ZEBRA CULTURAL ZOO (Veneto) che presenta “GRACES” una coreografia firmata da Silvia Gribaudi, in scena insieme a Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo.

Sabato 3 ottobre

Sabato 3 Ottobre appuntamento dalle ore 20.30 per la Serata Explò – Anticorpi XL; con i coreografi Pablo Girolami (Friuli Venezia Giulia) che firma “GIANNI PASQUALE” con Giacomo Todeschi. A seguire Daniele Salvitto (Emilia Romagna) che presenta “KSAMA”, Matteo Vignali (Umbria) con “ANOTHER WITH YOU”, anche interprete con Noemi Dalla Vecchia. Poi “SPACE” di e con Marco Di Nardo (Germania) in scena con Carlos Aller e Juan Tirado – DANZA URBANA XL. E infine E-MOTION/La Risonanza-Associazione HENDEL (Abruzzo) con “VOGLIO LA LUNA” di Francesca La Cava. Con Francesca La Cava, Stefania Bucci e il violoncello di Rebecca Fois.

Domenica 4 ottobre

Domenica 4 Ottobre dalle ore 19.00 sarà la volta della COMPAGNIA DANCEHAUSPIÙ (Lombardia) con la coreografia “OVER/UNDER” di Matteo Bittante con Barbara Allegrezza, Carlo D’Abramo e Nicolò Castagni. La seconda parte della serata ospita la prima compagnia europea dell’edizione 2020: la Compagnia ART MOUV’ (Francia) con “EN ATTENDANT JAMES B.” con la regia di Hélène Taddei Lawson. Un lavoro collettivo di e con Alex Benth, Jean-Claude Guilbert, Dominique Lesdema, Dominique Lisette, Juha Pekka Marsalo, Charly Moandal, Hélène Taddei Lawson.

Gli altri appuntamenti del FIND

Il FIND 38 proseguirà poi dall’8 ottobre al 18 ottobre ai Giardini Sotto le Mura di Cagliari con un fitto carnet di spettacoli e performances  – oltre alle incursioni urbane di “Showindows” ( fino al 24 ottobre) con le coreografie in vetrina nei negozi del centro di Cagliari e infine dal 28 al 30 ottobre approderà al Teatro Civico di Sinnai per la prima nazionale di “Four”.  Per i dettagli su tutte le serate del Festival FIND: https://www.unicaradio.it/2020/09/find-38-presenta-il-festival-internazionale-nuova-danza/

www.findfestival.org
www.instagram.com/find_danza/
www.facebook.com/festivalnuovadanza/
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Zato e Ychi

About Isabella Elaine Alexandra Farigu

Nata in Germania da madre tedesca e padre italiano, sono arrivata in Sardegna all'età di tre anni. Subito dopo il diploma mi sono trasferita a Londra dove ho lavorato nel settore ristorativo per dieci anni. Svariate stagioni estive le ho passate lavorando a Ibiza, Barcellona, Amburgo.. Ho una grandissima passione per i viaggi, i libri e gli animali.

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