Al via il Carbonia Film Festival con Mogul Mowgli, Riz Ahmed veste i panni del rapper Zed.
Si apre con due prime nazionali il Carbonia Film Festival, al via martedì 6 ottobre. Ad inaugurare la rassegna cinematografica in programma fino all’11 ottobre arriva “Mogul Mowgli“, esordio nel lungometraggio di finzione per Bassam Tariq.
L’attenzione è per Riz Ahmed, celebre attore e rapper inglese di origini pakistane. “Uno dei giovani volti del cinema mondiale“, ha sottolineato Francesco Giai Via, direttore artistico della rassegna. A lui è affidato il ruolo di Zed, un rapper che, all’apice del successo, viene colpito da una malattia autoimmune. Emerge quindi dal racconto il conflitto con il passato e un’eredità culturale da tempo rinnegata e ora riscoperta.
È uno degli otto film in concorso nella sezione lungometraggi della rassegna carica di incontri e proiezioni, mostre e spettacoli in presenza e online.
“Otto perle assolute”, le ha definite il direttore artistico. Un’edizione ibrida e coraggiosa, in un momento particolare.
“Mogul Mowgli” sarà proiettato in presenza alle 21 al Cine Teatro Centrale di Carbonia. Sarà disponibile gratuitamente sulla piattaforma streaming online.carboniafilmfest.org , dal 6 all’8 ottobre alle 12. I posti disponibili nella sala virtuale sono 1000.
Per il concorso internazionale lungometraggi, sempre dal 6 all’11, sulla sola piattaforma streaming approda anche “Days of Cannibalism“, documentario “western” di Teboho Edkins. Il film osserva il modo in cui l’arrivo della potenza cinese sia riuscito a modificare l’economia agro-pastorale di una comunità rurale dell’Africa meridionale.
Sulla piattaforma del festival saranno disponibili, le conversazioni con i registi, realizzate in collaborazione con Eja TV e Sardegna Film Commission.
Parte anche il concorso internazionale cortometraggi, che dal 6 ottobre proporrà gli otto film selezionati, disponibili gratuitamente sulla piattaforma streaming fino a domenica 11. Taglio del nastro nella stessa giornata per “(Quasi) tutto stampato a mano”, un percorso dell’illustratrice Sarah Mazzetti.