Unica Radio Raccontiamo la città che cambia
Più di 1.120 appuntamenti in estate nei circuiti teatrali regionali di Arti. I luoghi dello spettacolo dal vivo si confermano partecipati e sicuri.
Oltre 1.120 appuntamenti, che hanno fatto registrare più di 140.000 presenze complessive. Circa 400 luoghi tra teatri e spazi all’aperto interessati. Coinvolte invece 500 compagnie di spettacoli teatrali e gruppi artistici. Sono stati 265 i Comuni italiani, per un totale di quasi 3,7 milioni di euro.
La ripartenza
I 13 circuiti regionali protagonisti di questo progetto fanno parte dell’Associazione delle Reti Teatrali Italiane (Arti). È un risultato decisamente importante, raggiunto in un periodo pieno di incertezze nel quale stare fermi sarebbe stato comprensibile. I Circuiti hanno reagito e realizzato un progetto culturale con la volontà di contrastare il blocco delle attività culturali. Un’offerta di qualità, capace di coinvolgere una porzione maggiore di pubblico, che ha potuto dunque seguire gli spettacoli teatrali nel pieno rispetto delle misure anti Covid. Numeri che dimostrano il grande lavoro e la voglia di coinvolgere il pubblico, che infatti vive gli spazi dedicati allo spettacolo dal vivo come luoghi sicuri e allo stesso tempo di svago.
Pierluca Donin, presidente dell’Associazione evidenzia come “I luoghi dello spettacolo sono molto sicuri e devono essere considerati distinti da altri luoghi di aggregazione dove non si può chiedere la compostezza. Si tratta di spazi frequentati da cittadini che hanno voglia di tornare a teatro e che rispetta le norme sanitarie anti contagio.”
“Questi numeri – sottolinea Patrizia Coletta, vicepresidente dell’Associazione – testimoniano l’impegno nel rimettere in moto la macchina creativa, economica ed occupazionale dello spettacolo dal vivo.
“Il volume delle attività programmate nei tre mesi successivi al blocco alla chiusura dei teatri – rimarca Sante Levante, Coordinatore dell’Associazione – conferma ancora una volta il ruolo centrale nell’ambito dello spettacolo dal vivo, settore tra i più colpiti dalla crisi.
