Performances “Showindows” e spettacoli “en plein air” a Cagliari, Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya
“All we can do is dance” (tutto quello che possiamo fare è ballare) questo è lo slogan delle performances del Festival. Si affida alle geometrie di corpi in movimento per una moderna “catarsi” a fronte delle inquietudini del mondo contemporaneo. Tra i protagonisti Davide Valrosso con “Who is Joseph?” (giovedì 8 ottobre alle 20.30). A seguire, Claudio Bernardo (As Palavras) con “Un instant dans la maison d’autrui” e la compagnia Equilibrio Dinamico con “Home Sweet Home” e “Simple Love” di Roberta Ferrara (il 10).
La seconda settimana del FIND 38 si apre DOMANI (mercoledì 7 ottobre) dalle 17.30 alle 20 con le “incursioni” nei negozi del centro storico di Cagliari per “Showindows” 2020, il progetto dell’ASMED. Con le coreografie di Lucas Delfino e Valeria Russo, anche protagonisti “in vetrina” insieme con Chiara Mameli e Luca Massidda.
Conferenza danzata
S’intitola “Un instant dans la maison d’autrui” la “conferenza danzata” di Claudio Bernardo – in programma venerdì 9 ottobre alle 20.30 – una pièce autobiografica in cui il danzatore e coreografo racconta il folgorante incontro con Maurice Béjart. Due performances di Roberta Ferrara – “Home Sweet Home” sul rapporto tra Uomo e Natura e “Simple Love”, un «canto all’amore perduto». Infine – domenica 11 ottobre dalle 19 – una moderna “allegoria” ispirata alla “Divina Commedia”.
Dopo le quattro intense serate al Teatro Massimo di Cagliari, tra la “danza urbana” di “Nothing to Declare” di Yoris Petrillo, nell’interpretazione di Caroline Loiseau e dell’energico “Space” firmato Frantics Dance Company con Marco Di Nardo. “Voglio la luna” di Francesca La Cava (Gruppo e-Motion), e ancora “Over/Under” di Matteo Bittante. La kermesse si trasferisce a partire dall’8 ottobre nella cornice suggestiva del Giardino Sotto le Mura, impreziosito dalle sculture di Pinuccio Sciola.
«In un percorso dal conflitto alla resilienza, il gesto, alla stregua dell’eco che si diffonde nello spazio per porre mille e mille domande». Una ricerca interiore che si traduce in una sequenza di performances, per trovare una chiave di interpretazione della complessità della società contemporanea, superando pregiudizi.
Maurice Bèjart Claudio Bernardo
Focus sull’arte e sulla figura di Maurice Béjart – venerdì 9 ottobre alle 20.30 – con l’originale “Un instant dans la maison d’autrui” e la “conferenza danzata” di Claudio Bernardo. Nato a Fortaleza, in Brasile, l’artista ha iniziato la sua carriera come danzatore. Su invito dello stesso Béjart, si è trasferito in Europa per proseguire gli studi e perfezionarsi.
“Un instant dans la maison d’autrui” racconta il percorso di Claudio Bernardo tra il Brasile, Bruxelles e poi Losanna: la storia di un giovane danzatore che sceglie di seguire il grande coreografo fino all’ingresso alla Mudra e poi il primo concorso per giovani coreografi e l’inizio di un’intensa carriera di autore oltre che interprete nel mondo della danza.
Un ideale viaggio tra i ricordi di una vita d’artista, quasi a tracciare una “mappa” poetica e giocosa della leggendaria Maison Béjart sulle note di Nat King Cole, Gustav Mahler, Milton Nascimento e Maurice Ravel.
Claudio Bernardo dal 1995 al 2017, ha creato più di 50 pezzi e vinto svariati premi di prestigio come il Premio della critica per L’Assaut des cieux.
Home sweet home e Simple love
Un’indagine sulle molteplici e a tratti crudeli sfaccettature del complesso rapporto tra Uomo e Natura con “Home Sweet Home” e un «canto all’amore perduto» con “Simple Love” . «“Home Sweet Home” è un racconto per suggestioni della lotta spietata tra Uomo e Natura e da una danzatrice dal corpo femminile dotata di un’energia mascolina» – sottolinea l’autrice.
«Entrambi i corpi, Natura e Uomo, interagiscono con luce, suoni e verbo, in una danza a tratti quasi marziale e spigolosa. Lo spazio diventa vuoto e i corpi si fanno duri, flessibili e fluidi. In questa confusione calcolata di sguardi che si toccano e si incrociano, il ritratto dell’uomo è quello dello spettatore stesso».
“Simple Love” (spettacolo vincitore al Festival In Divenire 2018) rappresenta un inno all’amore nel segno della nostalgia e del rimpianto. «Un racconto fragile e di grande intento celebrativo. «La gestualità, utilizzata in modo sacro e decifrato come un rito, prenderà il posto del verbo per raccontarsi attraverso il corpo».
Sentimenti ed emozioni
«È un quadro nudo di sentimenti ed emozioni; un vortice, una sfida di equilibri e compromessi da trovare, visivamente con il corpo, concettualmente con il cuore e con la mente» – svela la coreografa. «L’onestà fa da sfondo ad un lavoro che innesca momenti di silenzi, tensioni, sguardi e ricordi nella fragilità umana la dolcezza della nostalgia».
Lo spettacolo dantesco
Infine chiuderà la seconda settimana del FIND 38 un duplice appuntamento domenica 11 ottobre a partire dalle 19 con l’immaginifico “Solo Dante#Inferno” .
Lo spettacolo traghetta il pubblico alla visione di pulsioni primordiali, che si incarnano creando un’opera allegorica. L’animo umano viene esplorato a partire dalla straordinaria testimonianza della Commedia dantesca. «Le musiche del Requiem verdiano accompagnano una riflessione sull’anima dopo la morte: qui affiora il senso di umiltà dell’uomo che piano, sottovoce, si appella al Dio.
Le performances di Monica Casadei – interpretata da Mattia Molini, Alessia Stadiotti e Samuele Arisci – si sviluppa attraverso tre assoli. «Con una danza chimerica e fragorosa, accompagnata dalla letture di alcune terzine della cantica in una scena dove il buio e la luce. La pièce si articola come specchio dell’umano di fronte alla sua ferinità e al suo rapporto con la morte».
Kurup
“Kurup” con Nicolas Grimaldi Capitello, in scena con Valeria Nappi è una performance di danza urbana dove le architetture e il paesaggio diventano parte del racconto. «In uno spazio indefinito e in un tempo indeterminato, i performers agiscono e reagiscono animati da sentimenti reali e da stimoli esterni. Se c’è reazione c’è vita. I due danzatori, l’uno di fronte all’altro danno vita ad una relazione che nasce da una profonda connessione» – spiega l’autore. Il duetto comprende una prima parte di pura improvvisazione, mentre nella seconda parte una dimensione duale in cui regna l’armonia.
Giardino sotto le mura
Il FIND 38 prosegue – dal 16 al 18 ottobre – al Giardino Sotto le Mura di Cagliari: una riflessione su come “Immaginare la danza”. Sabato 17 ottobre alle 20.30 spazio a “The Halley Solo” di Fabrizio Favale, nell’interpretazione di Vincenzo Cappuccio. Infine domenica 18 ottobre alle 19 “Lughente e Sùtile Lughe” di LucidoSottile – una creazione “a quattro mani” di Tiziana Troja e Valentina Puddu «una donna che possiede il dono sovrannaturale di modificare la sorte delle persone».
Infine dal 28 al 30 ottobre alle 21 al Teatro Civico di Sinnai il debutto di “Four” con le performances di Olimpia Fortuni, Matteo Marchesi, Manolo Perazzi e Sara Pischedda.
Informazioni
FIND 38 – XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza Maya Inc Traversa via della Pace, 2, 09044 – Quartucciu festivalnuovadanza@gmail.com | +39 342 7838614 | 070/4671139 www.findfestival.org | Twitter | Facebook instagram.
Biglietti da 4 a 10 euro.
Abbonamenti 25 euro intero – 20 euro ridotto studenti e scuole di danza.
Per saperne di più:
www.findfestival.org www.instagram.com/find_danza/ www.facebook.com/festivalnuovadanza/ https://twitter.com/FIND_danza
FIND 2020
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