Confartigianato: più chiarezza e meno burocrazia

Confartigianato: più chiarezza e meno burocrazia

Ancora troppe incertezze sull’Ecobonus. Confartigianato Edilizia Sardegna chiede maggiore snellezza e rapidità per le imprese 

“Sul Superbonus 110% sono tante, troppe ancora le incertezze. A partire dalla burocrazia, e la totale assunzione di responsabilità finanziaria, che fa storcere il naso in primis alle imprese e ai tecnici che con loro lavorano. E per sciogliere dubbi di certo non basterà leggere, e applicare, i decreti su “Requisiti tecnici” e Asseverazioni”, pubblicati due giorni fa”. E’ quanto sostiene Confartigianato Edilizia Sardegna, che chiede più chiarezza e meno burocrazia.

“Siamo d’accordo che quando i soldi li mette lo Stato, tutto deve essere più che in regola – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – però subissare i tecnici e le imprese con questa tale quantità di burocrazia, ci sembra francamente esagerato in un periodo dove c’è necessità di snellezza e rapidità. Senza contare come il “110%” sia in fase di evoluzione, e quindi in costante modifica, giorno dopo giorno, con passaggi che cambiano, norme che vengono interpretate e scadenze che dovrebbero allungarsi consentendo maggior tempo per fruire del bonus”.

“Questa del 110% è una misura importante, se non fondamentale, per l’artigianato sardo delle costruzioni – continua Meloni – una delle poche previste nei vari decreti, che esce dalle logiche dell’assistenzialismo. Auspico dia vita ad un incremento delle commesse al quale dovrà corrispondere prontezza ed adeguatezza di risposta da parte delle nostre imprese”

Immobili in condizioni pessime o mediocri 

Un dossier di tre anni fa, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sull’età e lo stato di 512.310 edifici nell’Isola (case unifamiliari, ville, villette, case a schiera, palazzine, condomini anche con attività economiche al piano strada) dimostrava come ben 322.515 unità fossero edificate prima del 1981 e solo 189.795 dopo l’81.

Dall’indagine risultò anche come il 17% degli immobili presi in considerazione (87.262 edifici) versava in pessime o cattive condizioni. Questo dato, poneva l’isola al sesto posto in Italia tra le regioni con un patrimonio immobiliare vetusto. Le case più vecchie e malandate si trovavano a Sassari (il 19% in condizioni pessime o mediocri); seguiva l’Ogliastra col 18,1%, Oristano con 17,9%, Medio Campidano con il 17,8%, Cagliari col 16,8%, Carbonia-Iglesias con il 16,5%. Le più nuove a Olbia-Tempio con una percentuale di anzianità solo del 13,9%.

About Maura Piras

Studentessa di Beni Culturali, storico-artistici. Appassionata di arte contemporanea e fotografia. Mi affascina il cinema all'aperto, il vintage a la musica dal vivo.

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