Venerdì 9 ottobre alle 20.30 aprono il weekend di Spaziomusica e Signal Reload al Teatro Massimo di Cagliari il progetto “Solo Performance” di Giacomo Salis e il concerto “Nihil sub sole novum” di Marco Antagonista
Intenso weekend al Teatro Massimo di Cagliari per i festival Spaziomusica e Signal Reload, le due più importanti rassegne dedicate alla musica contemporanea in Sardegna. Fino a domenica 11 ottobre condivideranno e combineranno i rispettivi programmi orientando il loro impegno nella ricerca e presentazione di recenti e innovative produzioni.
I festival Spaziomusica e Signal Reload sono realizzati in collaborazione con Spazio B e con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna. Si inseriscono inoltre nelle attività più ampie di 10 nodi, la rete dei festival d’autunno a Cagliari.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti della manifestazione è gratuito.
Programma del Festival: il primo appuntamento
Solo Performance è il titolo del concerto di apertura della giornata di domani (venerdì 9 ottobre) alle 20.30 nella sala M3. In scena il batterista e percussionista Giacomo Salis. Si esibirà in un set che focalizza l’attenzione sul suono, silenzio e rumore, attraverso l’utilizzo di tecniche estese e prepared set.
La libera improvvisazione è la prassi esecutiva utilizzata da Salis per scandagliare le possibilità offerte dalle percussioni, arrivando ai risultati ricercati con grande equilibrio. La performance è il risultato di una ricerca iniziata di recente e concentrata su vari elementi. Micro suono, suono continuo e orizzontale, rapporto tra acustico ed elettronico sono gli elementi fondamentali della sua musica.
Il secondo appuntamento
Il secondo appuntamento della serata al Spaziomusica vedrà luci e amplificatori accesi per Marco Antagonista, chitarrista e compositore di musica rock, psichedelica, progressive e elettroacustica, con una particolare predilezione per le sonorità di fine anni ‘60 e inizio anni ‘70.
L’artista si esibirà nel concerto Nihil sub sole novum, improvvisazione umoralnichilista per sintetizzatore, chitarra, loop ed eco a nastro in eventuale disposizione quadrifonica.
I concerti saranno replicati a partire dalle ore 22.
La penultima giornata del festival
La penultima giornata del festival apre sabato 10 ottobre alle 20 in sala M3 con il concerto di Perry Frank, progetto di musica ambient, acoustic, post rock del musicista e polistrumentista Francesco Perra.
Un’ora più tardi (alle 20.30) gli appuntamenti si spostano nella sala M2 per il concerto “Radio Luxembourg” del bassista, compositore e sound artist Matteo Muntoni.
Infine, alle 21.30, chiuderanno il festival Spaziomusica, Raimondo Gaviano e Teresa Virginia Salis con il progetto Vremena.
I concerti saranno replicati a partire dalle ore 22.
Il festival: Spaziomusica
L’ attività di Spaziomusica, festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta si allarga fino al risonante generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo. Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari.
L’attività di Spaziomusica dell’anno 2020 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli escursioni. Escursioni che interagiscano con altri linguaggi espressivi, come il movimento corporeo e la gestualità, il mondo delle immagini.
L’organizzazione: associazione TiConZero
TiConZero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Dal 2018 ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi e che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative.
Dunque, l’abbinamento di musica e videoarte, si è rivelato particolarmente interessante e apportatore di consensi. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero.
Nelle produzioni TiConZero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate sono eseguite dal vivo con strumenti di varia natura. Strumenti elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica.
L’ obiettivo della Associazione TiConZero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio. La creazione di una rete locale i cui nodi principali sono rappresentati dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.
Il luogo
Il Teatro Massimo vide la luce nel 1947 per iniziativa di una famiglia cagliaritana, i Merello, proprietari dell’omonimo mulino. Tre anni dopo che il Teatro Civico di Castello fu raso al suolo dai bombardamenti alleati. L’intenzione dei Merello era di realizzare un cineteatro: ecco perché il progetto vide coinvolto anche l’impresario teatrale Ivo Mazzei. Insieme alla struttura principale nacque anche un teatro all’aperto poi chiamato Cinegiardino, con 2500 posti, immerso nel verde.
Dagli anni Cinquanta in poi arrivarono i grandi della lirica, da Maria Callas a Beniamino Gigli e Tito Schipa; grandi nomi del teatro come Vittorio Gassman ed Eduardo De Filippo, Giorgio Streheler a Tino Buazzelli; fino alle stagioni curate dal Teatro di Sardegna (dal 1979 al 1982). E non mancarono le prime in Sardegna dei kolossal: Ben Hur e i Dieci Comandamenti. Il Teatro Massimo ebbe il suo momento di ribalta nazionale il 6 gennaio del 1960 quando ospitò la serata finale della seconda edizione di Canzonissima, la kermesse canora abbinata alla lotteria di Capodanno. Fu la prima ripresa televisiva in diretta dalla Sardegna.
Il 23 marzo del 1970 il teatro salì ancora alla ribalta televisiva ospitando lo spettacolo musicale della Rai Appuntamento a Cagliari. Presentato da Mariolina Cannuli e Nuccio Costa con la partecipazione di Dalida, Dori Grezzi, Fausto Leali e i New Trolls; in platea la squadra del Cagliari, con Gigi Riva, pochi mesi prima dello scudetto. Negli anni Settanta fecero il loro ingresso nelle sale di viale Trento anche le prime edizioni del Festival Jazz.
Arriva la crisi del settore cinematografico. Il teatro venne chiuso per qualche anno e riaperto nel 1981. Nel gennaio del 1982, dopo un incendio, il teatro venne chiuso dalla Commissione di Vigilanza per problemi all’impianto elettrico. L’11 febbraio 2009 il Teatro Massimo è stato restituito alla città, dopo 27 anni di chiusura.
Il teatro oggi
Il teatro presenta il prospetto principale su via Trento. L’ingresso principale per gli spettatori è su via De Magistris.
Il Teatro Massimo oggi ospita due sale: una da 594 posti a sedere nella platea a gradini, 134 in galleria e 24 nelle 8 logge laterali, un’altra, più raccolta, da 198 posti. E’ presente una torre scenica a servizio di un palcoscenico di circa 270 mq.
Le misure di contenimento
Nell’attuazione delle misure sanitarie per contrastare l’emergenza coronavirus, l’ingresso agli eventi del festival sarà consentito a una persona per volta, con l’obbligo di indossare la mascherina per l’intera durata dell’evento.
Sarà cura dell’organizzazione mettere a disposizione del pubblico il gel per sanificare le mani. Verrà assicurato il corretto distanziamento di un metro tra gli spettatori (sia frontalmente che lateralmente).
Sarà privilegiato, dove necessario, l’ingresso previa prenotazione (l’elenco delle presenze verrà conservato per un periodo di quattordici giorni); accesso vietato, invece, alle persone con una temperatura corporea superiore ai 37 gradi e mezzo.