Letteratura danese: Il mito di Orfeo ed Euridice

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Letteratura danese: Il mito di Orfeo ed Euridice
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Il mito di Orfeo ed Euridice in Morten Søndergaard

Essere il fuoco. Amare il fuoco. Due bambini in fiamme in un appartamento vuoto. si svegliano bruciando l’uno nell’altro, ancora l’uno nell’altro, assetati, vogliono, devono trovare l’acqua, acqua, limpida acqua fredda, acqua che possa alleviare le lingue calde, vai, cerca, striscia in cerca dell’acqua, limpida acqua fresca”.

Questo testo è tratto dall’opera di Bruno Berni, “Il ritratto di Orfeo ed Euridice”, pubblicato in Italia da Kolibris nel 2010.  Berni è uno dei principali traduttori di Morten Søndergaard. Anche quest’opera rappresenta, infatti, una traduzione dell’opera di Søndergaard, in particolare una rielaborazione del mito di Orfeo ed Euridice, contenuta nella raccolta “Un passo nella direzione giusta”.

Il motivo per cui Søndergaard sceglie il mito di Orfeo ed Euridice

Søndergaard dice che tutti i miti sono “piccole macchine del tempo” che possono trasportare le persone tanto in un tempo diverso, quanto nella contemporaneità. C’è inoltre una ragione per cui questi miti sono sopravvissuti sino al nostro tempo: “hanno qualcosa da dire”. La scelta del mito di Orfeo ed Euridice viene giustificata in quanto rappresenta “il mito del poeta” dice Søndergaard. Egli sostiene, nella sua poesia, che è stato proprio Orfeo ad inventare il verso nel momento in cui si gira a guardare la sua amata, durante la sua traversata per uscire dall’Inferno.

Morten Søndergaard

È un poeta danese che debuttò nel 1992. Da allora ha pubblicato con successo diverse raccolte poetiche, volumi in prosa e opere sonore. È tradotto in diverse lingue e ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti. Søndergaard ha vissuto in Italia per parecchi anni e varie sue poesie sono state pubblicate in italiano, fra l’altro la raccolta A Vinci, dopoe “Un passo nella direzione giusta” in cui è contenuto la poesia che riprende il mito di Orfeo ed Euridice.

Merete Pryds Helle

Bruno Berni è stato traduttore anche di Merete Pryds Helle. Nel suo romanzo, “L’amore ai tempi della pietra”, la protagonista è Edith, una giovane archeologa impegnata negli scavi di un villaggio neolitico preceramico. Ma Edith è anche una ragazza che ha vissuto in quello stesso villaggio nel 900 a.C. ed ha l’immaginazione più sviluppata di tutto il suo clan. La Edith del presente viene punta da uno scorpione nel deserto e giace nella sua stanza d’albergo, dove riceve freddi messaggi dal suo ragazzo. La Edith del passato invece giace sveglia su una stuoia di paglia e sogna un Tempo futuro.

About Ylenia Iannelli

Nata in Svizzera e cresciuta tra Calabria e Sardegna. Studentessa di Beni Culturali e Spettacolo con indirizzo archeologico, appassionata di lettura e serie tv. Nel tempo libero volontaria presso un'Associazione di Protezione Civile e instancabile partecipante di corsi di apprendimento, dai corsi salvavita ai lavori più disparati.