Con lo spettacolo “S’Accabadora” Susanna Mameli finalista
S’accabadora debutta per la prima volta in Sardegna al Teatro Massimo domenica 18 ottobre ore 18 e ore 21 per la Biennale del teatro Sardo.
L’opera
Il teatro di Susanna Mameli, l’arte di Mario Delitala esaltata dalla nuove tecnologie e le musiche originali di Paolo Fresu, dopo il debutto in Germania e Roma, ora per la prima volta in Sardegna. “S’Accabadora” sarà in scena al Teatro Massimo di Cagliari; uno spettacolo diretto da Susanna Mameli che ha anche curato la drammaturgia, liberamente ispirata a “Le serve” di Jean Genet.
Già finalista al concorso Nuove Sensibilità del Festival Teatro Italia di Napoli e vincitore del premio nazionale di teatro “Lauretta Masiero” per la drammaturgia. In questo lavoro Susanna Mameli ha cercato di mettere a fuoco il lato umano e personale di una figura cosi crepuscolare e sfuggente, ma storicamente reale, come quella di “sa femmina accabadora”.
Il personaggio de “s’accabadora”
Fautrice tollerata di eutanasia nel passato, nello spettacolo di Anfiteatro Sud S’accabadora diventa un personaggio di straordinaria attualità per i legami con i dilemmi etici del presente. Questo è il punto di partenza per una messa in scena che non intende approfondire gli aspetti didascalici e descrittivi della questione, ma che cerca di dare corpo e anima ad Antonia una di queste donne.
Così, il testo e le scene minime ed essenziali risolvono l’azione teatrale nel rapporto tra Antonia e sua sorella, rispettivamente interpretate da Marta Proietti Orzella e Elisa Pistis. Una relazione che è una finzione nella finzione e che lascia trapelare lentamente la verità atroce sulle loro vite. Un lento disvelarsi della realtà fino all’ultimo crudele dilemma che impegnerà Antonia in un nuovo, ma terribilmente diverso, atto di pietà.
Trattando il testo e lo spazio come fossero un caleidoscopio nella memoria della protagonista, la regista utilizza gli effetti straordinari del videomapping e della realtà aumentata per definire lo spazio scenico.
Grazie al videomapping, una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia capace di trasferire immagini in computer grafica su superfici reali e di realizzare spettacolari effetti di proiezione 3D. Le xilografie di Delitala passano così da una dimensione iconica e statica a una sempre più fluida e dinamica. Fino a diventare puro tratto, segno bianco e nero, capace di inglobare lo spettatore come nelle esperienze di arti plastiche interattive.
Susanna Mameli
Formatasi con Umberto Eco e Claudio Meldolesi all’Università di Bologna, dove nel 1995 si e è laureata con lode in drammaturgia. Susanna Mameli ha frequentato diversi seminari con Dario Fo e Franca Rame. Fondatrice nel 1999 dell’associazione Anfiteatro Sud, dal 2002 al 2007 è stata direttrice artistica del festival di teatro musica e danza “Viaggio a sud”. Ha scritto e diretto numerosissimi lavori tra cui “Il quinto canto è l’addio”, “Volevo dirti Che… ” , “ Alcatrax, appunti di fabbrica ” e “Donne e teatro di drammaturgia femminile”.