Intervista a Marco Mantione, insegnante di musica e in particolare di chitarra moderna.
Il corso promosso dal maestro Mantione è basato sull’insegnamento di tutta la musica moderna, affrontando lo studio di diversi generi. Solitamente il maestro Mantione insegna secondo un percorso di tipo storico, partendo dal blues in quanto definibile come “padre di tutti i generi”, passando poi al rock, hard rock, Heavy metal, funk, pop e molti altri.
L’insegnamento della musica ai bambini
Il maestro sostiene la necessità di lasciar scegliere ai bambini il proprio strumento. Proprio per questo non rifiuta le richieste di molti di iniziare, ad esempio, dalla chitarra elettrica. Da molti questa scelta non è condivisa, in quanto è idea comune iniziare piuttosto con una chitarra classica, per poi evolversi. Il primo approccio dei bambini con lo strumento è sempre di tipo sperimentale- dice il maestro. La possibilità di sperimentare la musica permette ai bambini di scoprire in autonomia e divertendosi tutte le sonorità e le possibilità dello strumento. Questo metodo si rivela molto utile soprattutto con la chitarra elettrica, in quanto essendo uno strumento elettronico, permette di creare diversi suoni e possibilità che altri strumenti classici non hanno. Si passa poi ad una fase più tecnica, basata sull’impostazione e sui vari esercizi per conoscere più a fondo lo strumento.
Il programma di Mantione
Al di là della diversità di generi, il maestro dice di diversificare il percorso di insegnamento musicale anche in diverse strade che vengono seguite parallelamente. Una di queste è rappresentata dalla tecnica, la quale permette di conoscere e saper sfruttare lo strumento. In seguito è solito proporre delle ritmiche e degli assoli, che permettono di consolidare le conoscenze acquisite. Questo stesso progetto viene applicato anche nell’insegnamento ai bambini. Nel caso di giovani allievi, secondo il maestro, il metodo più semplice è associare lo strumento e ciò che gli insegnerà a qualcosa che è già familiare ai bambini. Dunque suoni, melodie, canzoni e musica che già conoscono. Questo approccio permette di alimentare la loro devozione e farli appassionare allo strumento. Dunque si insegnano cose semplici e basilari ma che permettono di consolidare e tenere alta la motivazione dei bambini.
Un gruppo di allievi eterogeneo
Il maestro arriva a confrontarsi non solo con i bambini, ma anche con ragazzi più grandi che, in molti casi, hanno già avuto la loro prima esperienza con gli strumenti. Anche in questo caso il maestro sottolinea che il progetto non cambia nella sostanza. Cambia però i metodo di approccio, che diventa più diversificato, un metodo che viene adattato ad ogni singolo studente in base all’esperienza, alla predisposizione. Un percorso quindi eterogeneo e adattato di volta in volta, di persona in persona.
Il percorso verso l’insegnamento
M racconta di aver avuto il primo approccio con la chitarra da autodidatta intorno ai 14 anni, arrivando ad essa da uno strumento diverso, qualche è la tastiera. Dopo alcuni anni da autodidatta ha deciso di iniziare a frequentare delle lezioni per consolidare le sue conoscenze, frequentando accademie. È arrivato infine dalla parte opposta, ovvero all’insegnamento dello stesso strumento, in particolare studiando didattica per definire il metodo più adatto per insegnare.