Indire e Consiglio Nazionale degli Architetti. Un ripensamento complessivo dell’architettura scolastica e di conseguenza degli ambienti di apprendimento, in modo che siano a misura di studente.
Indire e Consiglio Nazionale degli Architetti rispondono all’obiettivo di realizzare una scuola aperta, coesa e inclusiva, attenta, oltre che a garantire la salute fisica e psicologica, all’influenza che le scelte architettoniche possono avere sulla didattica attiva.
Un approfondimento sulla nuova concezione di “spazio scolastico”, conseguente e funzionale a una diversa organizzazione della didattica. Segno tangibile della rivoluzione in atto e risposta alla profonda emergenza educativa che si trascina da oltre 20 anni.
Questi alcuni dei temi che sono stati affrontati nel corso di un incontro tra il presidente Indire Giovanni Biondi e il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Giuseppe Cappochin. Per dare avvio a una proficua collaborazione che porterà, entro la fine di ottobre, alla sottoscrizione di uno specifico accordo quadro.
Una rinnovata alleanza, dunque, tra architettura e pedagogia, che risponda alla necessità di diversificare la didattica e trasformare l’insegnamento da “passivo” in “attivo”.
Trasformazione che può avvenire solo in ambienti funzionali a tale obiettivo, progettati per l’apprendimento e la centralità dello studente.
Le azioni programmatiche del futuro accordo riguarderanno, la promozione e il coordinamento di progetti di ricerca e di eventi di formazione sulle sinergie tra pedagogia e architettura. Per approfondire e condividere la conoscenza di modelli progettuali e organizzativi innovativi.
Una particolare attenzione sarà rivolta alla documentazione e disseminazione di esperienze e buone pratiche. Alla realizzazione di analisi di indirizzi e soluzioni innovative. Allo sviluppo di azioni che coinvolgano gli stakeholder in un vasto processo di rinnovamento e modernizzazione del patrimonio edilizio.
All’incontro hanno partecipato, oltre a Biondi e Cappochin, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni e il dirigente Indire Samuele Borri.