Iniziata questa mattina la discussione sulle proposte di “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
È iniziata questa mattina nell’Aula del Senato la discussione della relazione delle commissioni Bilancio e Politiche UE sulle proposte di “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Oltre a raccogliere i vari pareri delle commissioni del Senato la relazione individua alcune priorità. Queste andranno sottoposte all’attenzione del Governo, a cominciare dall’introduzione di un’apposita disciplina per i progetti da inserire nel Piano di Ripresa.
“In considerazione della stringente tempistica stabilita dall’Ue – si legge nella relazione – le commissioni invitano il Governo a prevedere una normativa legislativa specifica, da sottoporre in tempi brevi all’esame del Parlamento, limitata ai soli progetti rientranti nel Pnrr e ai tempi necessari per la loro realizzazione, in cui, nel rispetto della normativa europea in materia di appalti, siano individuati per ciascun progetto o cluster di progetti, gli elementi procedurali essenziali e i soggetti istituzionali responsabili, in relazione alle fasi di aggiudicazione, controllo, realizzazione e liquidazione dei progetti”.
Cosa prevede
Entrando nel dettaglio, la normativa in questione dovrebbe prevedere un unico canale di finanziamento e ridurre i centri decisionali. Dovrebbe stabilire un tempo perentorio per l’avvio dell’opera e consentire l’esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia. Dovrebbe inoltre creare dei meccanismi premiali per le stazioni appaltanti che contabilizzano i lavori in tempi rapidi.
Un’attenzione particolare è poi rivolta al ruolo delle autonomie locali, che saranno chiamate ad attuare molti dei progetti del Pnrr. Sul punto le commissioni richiedono che siano chiariti preventivamente le modalità del loro coinvolgimento.
Nella relazione emerge inoltre la consapevolezza che il costo dei progetti presentati dalle amministrazioni statali “supererà l’ammontare delle risorse destinate al nostro Paese”. Per questo le commissioni suggeriscono di concentrarsi sul “completamento delle reti infrastrutturali di comunicazione ferroviaria e digitale a banda ultralarga, in grado di unire ogni parte del territorio nazionale”.
Come previsto nella relazione della Camera, anche le commissioni del Senato pongono l’accento sugli investimenti nel Mezzogiorno e sull’efficientamento della pubblica amministrazione. Sul fronte dell’economia circolare, invece, si propone di introdurre “tasse e restrizioni per il collocamento in discarica e l’incenerimento dei rifiuti”. Lo scopo è di stimolare le iniziative imprenditoriali volte alla realizzazione del cosiddetto “ciclo a rifiuti zero”.
Per quanto riguarda il comparto energetico, infine, “si raccomanda il completamento e la semplificazione del quadro legislativo, con particolare riguardo ai meccanismi di richiesta e concessione di permessi e autorizzazioni relativi agli impianti e agli incentivi previsti dal cosiddetto decreto Fer”.