Tiziano Polese racconta la strada che l’ha portato alla stesura di questo spettacolo. Tra sport, politica e vita personale
Andrà in scena giovedì 15 ottobre al Teatro Massimo, Ottavio Bottecchia, Vite in Volata. Lo spettacolo è una produzione di Abaco Teatro, di e con Tiziano Polese, con la collaborazione in regia di Rosalba Piras.
Il ciclismo è senza dubbio tema centrale, ma non unico. Si partirà dai successi del primo vincitore italiano del Tour de France: Ottavio Bottecchia, da cui il titolo. Siamo nei primi anni ’20, Ottavio, detto Bottescià, inizia la sua carriera da ciclista a 27 anni, dopo aver prestato servizio durante la Prima Guerra Mondiale. Una vita sempre in salita, la sua, che si concluderà in maniera tanto tragica quanto misteriosa.
La sua storia personale e quella della sua amata disciplina andrà poi a intrecciarsi con una Storia un po’ più grande: quella dell’Italia nel Novecento. Questo vedrà l’attore impegnato nell’interpretazione di svariati personaggi, Mussolini compreso.
Si arriverà poi al ’79, anno di decesso di un altro importante ciclista, protagonista anch’esso dello spettacolo, Raffaele, amico dell’attore.
Passando per tragici momenti della storia italiana, il ventennio, l’omicidio Matteotti, quello di Pier Paolo Pasolini e il sequestro Moro, Tiziano Polese, ci coinvolge in una vera e propria pedalata nella travagliata storia d’Italia, che dal personale passa al pubblico, accompagnandoci in una riflessione ancora attuale.