Le iniziative di Fondazione con il Sud, sostenute con oltre 3,3 milioni di euro, permetteranno l’avvio di nuove attività e il rafforzamento di quelle già esistenti
Obiettivo del progetto di Fondazione con il Sud è contrastare il declino di quelle aree dove la distanza dai servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità), ha causato un graduale processo di isolamento, riduzione demografica e calo dell’occupazione. Il 50% dei comuni italiani è definito “area interna” e in Sardegna i centri che rientrano in questa fascia rappresentano l’84,4%.
I progetti saranno finanziati complessivamente con oltre 3,3 milioni di euro (una media di 175 mila euro a iniziativa). Coinvolgeranno 107 comuni delle aree interne in tutte le regioni del Sud, 200 organizzazioni di volontariato e saranno attivati più di 2.600 “nuovi” volontari”.
Coinvolti oltre 100 comuni e 200 organizzazioni di volontariato
C’è chi avvierà percorsi di formazione per giovani che lavoreranno come organizzatori di eventi; chi realizzerà in un bene confiscato un centro di servizi socio-educativi e assistenziali per giovani, neet (ragazzi e giovani tra 15 e i 29 anni che non hanno un’occupazione, né sono inseriti in un percorso di istruzione o formazione) e anziani; chi offrirà a persone sottoposte a misure alternative al carcere la possibilità di frequentare laboratori professionalizzanti. E poi c’è chi si occuperà di ripartire dai beni comuni (riqualificando piazze o realizzando parchi giochi con materiali di riciclo, itinerari e proposte turistiche dedicate anche ai disabili); ma anche di offrire servizi come un taxi sociale per chi non è autosufficiente ma deve spostarsi per svolgere le attività quotidiane o come la distribuzione di beni di prima necessità.
Sono solo alcune delle 19 iniziative che saranno finanziate dalla Fondazione CON IL SUD attraverso il Bando Volontariato; promosso con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle “reti locali” di volontariato per contrastare fenomeni di esclusione sociale nelle aree interne del Sud Italia; ovvero nei comuni che, a causa della distanza dai servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità); hanno subìto un graduale processo di isolamento, riduzione demografica e calo dell’occupazione.
Alcuni esempi delle iniziative Fondazione con il sud in Sardegna
In Sardegna è attivo il progetto “Sarrabus Domu Mia” che coinvolge i comuni di Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasalto. “Il progetto – come si legge nella scheda di presentazione – intende creare una nuova offerta di servizi inclusivi in risposta ai bisogni emergenti della comunità attraverso la messa in rete dell’associazionismo locale.
All’interno di un immobile riqualificato, situato nel quartiere vecchio di Muravera, verrà realizzato il community hub “Domu Mia”. Offrirà servizi per soggetti in condizioni di fragilità sociale (spazio ristoro; internet point; distribuzione di farmaci e beni prima necessità; ambulatorio leggero e piccola foresteria per emergenze abitative) e organizzerà laboratori ricreativi per persone con disabilità”.
Saranno attivati più di 2.600 “nuovi” volontari”
“Grazie all’impegno costante del volontariato, tanti borghi del nostro Sud che rischiano di spopolarsi e “scomparire” possono avere a disposizione nuovi servizi essenziali, o vedere rafforzati quelli esistenti”. Ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “Sono realtà spesso molto piccole; dove sempre di più i giovani ma anche gli anziani non hanno a disposizione i servizi basilari per potersi istruire, potersi spostare, poter crescere, potersi curare o semplicemente poter “vivere” la propria comunità. La scuola, i mezzi di trasporto, i servizi sanitari, la possibilità di usufruire dei beni comuni sono diritti: è indispensabile superare il meccanismo distorto per cui si trasformano in privilegio di pochi. In questo cambiamento tante organizzazioni e tanti volontari hanno un ruolo importantissimo che, soprattutto in alcuni contesti, è davvero fondamentale”.