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“Il Fil’Armonico”: Intervista ad Agostino Cacciabue

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Biennale del Teatro
"Il Fil'Armonico": Intervista ad Agostino Cacciabue
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“Il fil’armonico”: Teatro Tages (Quartu Sant’Elena)

Incantevoli storie “appese a un filo” con “Il fil’armonico” del Teatro Tages di e con Agostino Cacciabue al Teatro Massimo Cagliari: Sabato, 17 Ottobre, 2020 – 19:00 sala M2

Lo spettacolo Il Fil’Armonico è un florilegio, un mosaico composto da momenti di vita del  marionettista che si intrecciano con le storie delle sue figure. Sono frammenti di vita. Storie minime, pochi minuti per raccontare emozioni e passioni. Immagini rapide quanto un’occhiata che si lancia oltre una porta socchiusa, al di là delle vedute di tutti i giorni, alla ricerca di gesti e personaggi che sappiano ancora sorprenderci. Non ci sono parole, ma solo musica. Non ci sono segreti, perché l’animazione è lasciata a vista. Le marionette di “Il fil’ armonico”, ballano, soffrono, sperano, ridono, con lo stesso spirito che muove gli esseri umani. Anche per loro, per i pupazzi che calcano il palco, il destino è sempre appeso a un filo. Ma questa volta si vede benissimo dove vada a finire.

Lo spettacolo è stato presentato nei principali festival internazionali in Italia e in tournée all’estero. Senegal, Pakistan, India, Ucraina, Messico, Colombia, Singapore, Svizzera, Slovenia, Francia e Spagna.

“Il fil’armonico” ha vinto il 2° Premio al Festival Internazionale Puppet Theatres and Other Forms of Scenic Animation ANIMA 2006 organizzato dal Dipartimento Teatro D’Animazione dell’Accademia D’Arte Drammatica di Kharkiv in Ucraina.

Agostino Cacciabue e Rita Xaxa sono gli artigiani che con grande perizia e passione costruiscono e animano le marionette a filo del TeatroTages. Tages o Tagete è uno spiritello apparso ad un colono etrusco mentre arava il suo campo.
Un bel fanciullo, vispo e allegro, con i capelli canuti e un lunga barba bianca.
In lui si fondevano la genuinità di un bimbo e la saggezza di un vecchio; dettò le regole dell’arte divinatoria al popolo etrusco e poi scomparve.
Nella leggenda c’è chi lo dice morto e chi lo immagina dissolto nell’aria.
Lo spiritello, ci ricorda i bambini, anche loro sono portatori di esperienze, forse semplici, ma degne di essere raccontate e rispettate perché vissute profondamente e intensamente.

About Roberta Pau

Nata e cresciuta a Cagliari, attualmente laureanda in lingue e comunicazione. Lavoratrice, amo viaggiare e ho una grande passione per ogni forma d'arte.

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