Scuola: più bus per studenti ma quasi nessuno in classe dopo le 9
Alcune scuole hanno già adottato un orario flessibile ma per ora in Sardegna, negli istituti dell’isola resta tutto immutato. In attesa che la Regione segnali eventuali criticità tali da far scattare orari di ingresso e uscita differenziati – per la mattina la seconda campanella sarebbe alle 9. Sono le aziende di trasporto pubblico a dover fronteggiare la protesta dilagante degli studenti sardi a causa degli assembramenti su bus, pullman e alle fermate. “Andare a scuola – denunciano – è diventata una roulette russa che mette a rischio la nostra salute”.
Pronto dunque il piano B delle aziende in questa seconda ondata di contagi da Covid 19, con l’incremento di mezzi e corse al servizio delle scuole.
L’Arst, che svolge i collegamenti extraurbani per la Regione, ha così individuato alcune direttrici sulle quali agire inserendo il secondo autobus negli stessi orarii. E’ il caso di Iglesias, nel Sulcis, Senorbì, nel Sud Sardegna, e nelle province di Oristano e Sassari. “Sono circa 30 le corse che possono partire da subito, alcune già questo fine settimana, su circa un centinaio individuate. Spiega il direttore dell’Arst Carlo Poledrini – l’obiettievo è cercare di evitare quelle situazioni nelle quali i viaggiatori stanno in piedi e che danno la percezione di sovraffollamento. Dalle nostre verifiche, anche attraverso l’uso delle telecamere di bordo, ci risulta che il paramento dell’80% della capienza massima viene sostanzialmente rispettato”.
Si va verso l’implementazione dei servizi anche nell’area metropolitana di Cagliari con il Ctm, che serve gli otto comuni della cinta del capoluogo.
L’azienda, dopo un confronto con il sindaco Paolo Truzzu e i presidi, ha deciso di inserire dei “supplementi” nelle corse dedicate a cinque istituti. Liceo Peretti, Liceo di Quartu, Agrario, Alberghiero e Scano di Monserrato. Ma sin dal primo giorno di scuola, il 22 settembre scorso, il Ctm aveva concordato con la Regione e i dirigenti scolastici il fabbisogno di mezzi. Non ci saranno, invece, interventi sulle normali linee urbane visto che le frequenze vanno dai 5 ai 10 minuti.