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Arzachena: un parco su terreni confiscati alla mafia

Arzachena: un parco su terreni confiscati alla mafia

Arzachena: sui terreni confiscati alla mafia sorgerà un parco

Arzachena: dopo un anno di studi e verifiche la Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare del Parco fluviale Saloni Lu Mulinu.

Un bel passo avanti per la realizzazione del parco naturalistico sui terreni strappati alla mafia. Dopo un anno di studi la Giunta comunale di Arzachena ha approvato il progetto preliminare del Parco fluviale Saloni-Lu Mulinu. Un intervento da 5 milioni di euro per creare un percorso che partirà da Cannigione e arriverà fino al centro della cittadina gallurese.

“L’obiettivo principale è creare un meccanismo che connetta il centro urbano alla costa lungo 13 chilometri totalmente percorribili a piedi e in acqua. Mettendo in risalto risorse naturali e bellezze paesaggistiche su cui non si è mai investito in modo adeguato. Sono tante le potenzialità di questa scelta in termini di attrazione per i turisti e per lo sviluppo del territorio”, spiega il sindaco, Roberto Ragnedda.

Il parco ad Arzachena: nascerà in parte su un’area confiscata anni fa alle organizzazioni mafiose e sarà un’oasi naturalistica. Perfetto per il relax e le attività sportive all’aperto dalla bici alla corsa, come precisa il delegato all’Ambiente, Michele Occhioni. “L’obiettivo è offrire a cittadini e visitatori un ambiente che coniughi spazi verdi e aree attrezzate per il relax e le attività sportive. Il progetto integra i 5 ettari di terreno confiscati alla mafia situati alla foce del fiume a Cannigione e prevede il recupero di un vecchio mulino in pietra. Lo trasformeremo in un centro di documentazione e comunicazione dedicato alle attività di sensibilizzazione ambientale e alla tutela della biodiversità”.

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