Benito, dopo la laurea in Economia aziendale nel 1954 e quella in Sociologia nel 1990, è arrivato anche al terzo titolo accademico con una tesi su Heidegger
Aveva già due lauree e una brillante carriera da commercialista alle spalle. Eppure, Benito Rimini, 93enne di Biella, non aveva ancora esaurito la sua sete di conoscenza. Così, qualche anno fa, si è iscritto per la terza volta all’università. E si è laureato con il massimo dei voti in Filosofia all’Università del Piemonte Orientale. Ha discusso una tesi sul suo filosofo preferito, Heidegger, nella cripta dell’abbazia di Sant’Andrea a Vercelli. Era accompagnato da figlio, nipote e nuora, orgogliosi e grati per quell’esempio di tenacia e passione.
Dopo la discussione, il dott. Benito Rimini ha detto in un’intervista al Tg1: «Amo non solo la filosofia, ma in generale il sapere. L’interesse per il sapere e per la conoscenza mi incute non solo le energie, ma anche la forza e la determinazione per studiare».
Le prime due lauree risalgono a parecchi anni fa: la prima in Scienze economiche e commerciali, nel 1954, a Perugia, sua città di origine, la seconda in Sociologia, nel 1990, a Urbino. Intanto Rimini ha insegnato economia aziendale nelle scuole, si è affermato come commercialista, ha avuto anche qualche esperienza in politica. Ma il suo interesse per la filosofia non è mai sparito. «Ho deciso di iscrivermi all’università nel 2016, dopo la morte di mia moglie Teresa. Era il 30 dicembre. Senza di lei temevo di non sapere come impegnare il tempo, perciò ho scelto di seguire la mia grande passione, la filosofia. Ho deciso di studiarla non più da autodidatta ma con un metodo sistematico» ha raccontato in un’intervista.