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Ai microfoni di Unica Radio ospitiamo Giuseppe Chico, autore insieme a Barbara Matijevic’ dello spettacolo “Forecasting”, appuntamento che Sardegna Teatro propone in collaborazione con Autunno Danza, in scena venerdì 23 e sabato 24 ottobre alle 21 al Teatro Massimo di Cagliari.
“Siamo navigatori del web, e il web ci ha cambiati profondamente – ci racconta Giuseppe Chico –, ma in che modo? Nella costruzione di Forecasting abbiamo lavorato per un anno nella ricerca delle immagini, pensando a come poterle portare in scena. Immagini con un formato particolare, immagini provenienti da YouTube e pensate per questa piattaforma. La cosa più ovvia è stata quella di rappresentarle attraverso un laptop. Forecasting ricerca e rispecchia questa poetica, mette in scena il web, lo spettacolo riflette su cosa è la maschera oggi, la maschera 2.0. Abbiamo lavorato sul linguaggio: cosa e come raccontare, come narrare quando ci si mette di fronte a una telecamera o fotocamera? Abbiamo provato a riprodurre l’essere spettatori, interpellando il pubblico e portandolo in scena. C’è sempre una cinematografia involontaria che gli utilizzatori del web mettono in scena, c’è un’estetica anche nell’amatorialità, e abbiamo voluto portarla in scena.”
Forecasting si basa sulla raccolta di filmati amatoriali scaricati dal più grande sito di video del mondo: YouTube. La performance utilizza questi frammenti come un museo di narrazioni, un magazzino di segni e significati, una somma di articolazioni che impone al visitatore/utente un esercizio di elaborazione delle informazioni, fra l’immediatezza empirica frammentata e l’iper-astrazione. Sul palco una performer manipola lo schermo di un laptop in cui sono mostrati dei video di YouTube che rappresentano la vasta scala delle manifestazioni umane. forecasting
Da questo semplice criterio scaturisce una serie di spaesamenti spaziali e temporali. Lo schermo diviene il punto di intersezione fra il corpo della performer e i segni bidimensionali di immagini che rappresentano altre persone in altri spazi. Il risultato è una esperienza vertiginosa e ibridata, una zona di indeterminatezza, nutrita dalla natura stessa dei video che oscillano fra la banalità delle situazioni, movimenti, oggetti quotidiani e la possibilità di trasformarli in nuovi strumenti di narrazione di sé. forecasting
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