Sono già 22 i Comuni che, avendo superato il quorum del 50% più uno dei votanti, hanno eletto il loro sindaco.
Nel Sud Sardegna, a Escolca è stato eletto Eugenio Lai, a Ballao Gianfranco Frongia, a Segariu Andrea Fenu, a Guamaggiore Nello Cappai, a Tuili Andrea Locci. Nella Provincia di Oristano, ad Asuni eletto Gionata Petza, a Curcuris Raffaele Pilloni, a Gonnostramatza Maria Agnese Abis e a Villanova Truschedu Margherita Camedda. In Provincia di Sassari, a Bortigiadas è stato eletto Nicolò Saba, a Luogosanto Agostino Pirredda, a Bottida Ivo Nieddu, a Perfugas Giovanni Filiziu, a Romana Lucia Catte e a Sant’Antonio di Gallura Carlo Duilio Viti. In Provincia di Nuoro, eletto a Ollolai Francesco Columbu, ad Austis Benedetto Pitzeri, a Lei Luigi Cadau, a Lodè Antonella Canu, a Osidda Antonio Doneddu, a Ussassai Francesco Usai e a Onifai Luca Monne.
Alle 23 di ieri è stata del 44 per cento l’affluenza al voto in Sardegna. A Nuoro, unico capoluogo di provincia presente in questa tornata elettorale, ha votato il 42,3 per cento degli aventi diritto. I sardi chiamati al voto sono 444.219. Oggi seggi aperti sino alle 15. Poi inizierà lo spoglio.
Nuoro.
Nuoro ed il suo circondario furono abitate da diversi millenni prima di Cristo. La ragione principale della frequentazione umana è da ricercare nella felice posizione geografica della città. Nuoro è infatti situata su un’altura al centro di uno snodo orografico che consente di controllare la comunicazione tra la valle del Tirso ed il bacino del Cedrino; le valli che conducono alle attuali baronie di Siniscola, Orosei e Galtellì e verso la Barbagia di Ollolai a sud e di Bitti a nord. La città ha vantato nelle diverse epoche un insediamento umano diffuso in tutto il territorio comunale.
Ma per descrivere correttamente la storia nuorese non si può non evidenziare il rapporto con il vicino monte Ortobene. Questo, sin dalle epoche più remote ha offerto, nelle diverse fasi storiche, rifugio alle popolazioni residenti a valle. Sono numerosi i resti di edifici nuragici, tombe prenuragiche e ripari sotto roccia riutilizzati per millenni (fino al Medioevo ed ai pastori dell’Ottocento). Questa presenza è evidente nella zona di Seuna nella quale si rinvengono tracce di muratura sparse in un’area di diverse decine di ettari ed ai piedi di punta Pala ‘e casteddu (spalle al castello). Il legame della città con il “Monte” è pertanto fondante della storia e della cultura dei nuoresi, finendo per creare un sistema città-territorio da cui non si può prescindere.