E’ stata rimandata, a data da definire, la conferenza stampa di presentazione della nuova rassegna CeDAC organizzata dalla Regione Sardegna
Organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT. Inoltre, dalla Regione Sardegna e con il patrocinio del Comune di Cagliari. Il contributo della Fondazione di Sardegna (inizialmente prevista per giovedì 29 ottobre alle 11 all’EXMA’ di Cagliari). La nuova data, comunicata quanto prima.
Il Ce.D.A.C., Centro Diffusione Attività Culturali, fondato nel settembre 1986, è ufficialmente riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Circuito Multidisciplinare, unico referente regionale per la distribuzione degli spettacoli dal vivo in Sardegna, in continuità con il precedente riconoscimento di Circuito teatrale regionale Sardo.
La chiusura dei teatri
Si prospetta un bilancio amaro, nella logica implacabile dei numeri. Il CeDAC si impegna a riprogrammare gli spettacoli e i concerti. In cartellone in collaborazione con gli artisti e le compagnie. Inoltre, grazie all’accordo con la SIAE biglietti e (frazioni di) abbonamenti resteranno validi anche per le nuove date, che verranno comunicate quanto prima.
La scelta difficile ma necessaria di chiudere i teatri. Infatti utile per arginare la diffusione del contagio. Ma ha costi altissimi, per un settore già fragile e fondato su complessi equilibri. Nel caso del CeDAC il valore dei cachet non corrisposti ammonta a 417.000 euro e il mancato incasso previsto per le repliche annullate a circa 300.000 euro. Si tratta di cifre importanti. Tanto più che la sospensione coincide con una delle fasi di più intensa attività del Circuito Multidisciplinare, che coinvolge 27 teatri nelle principali città e nei paesi dell’Isola.
Il primo obiettivo ora è di garantire al pubblico sardo la prosecuzione della Stagione di Prosa, Musica, Danza e Teatro Circo». Spiega il presidente del CeDAC Antonio Cabiddu