All’ospedale S. Martino iniziati trasferimenti dei pazienti dal P.soccorso al nuovo reparto Covid
È operativo, al piano terra del corpo principale dell’ospedale San Martino di Oristano, il nuovo reparto Covid, dotato di 10 posti letto e destinato ad ospitare i pazienti con accertata positività al Sars Cov-2 e che necessitano di ospedalizzazione.
Questa mattina è stato avviato il trasferimento dei primi pazienti positivi dal Pronto Soccorso alla nuova area dedicata. Infatti, l’attivazione del nuovo reparto permetterà di decongestionare il Pronto Soccorso oristanese, il cui accesso è stato riservato in questi giorni ai soli casi Covid. “Considerata la necessità di garantire a tutti gli utenti la massima sicurezza dei percorsi di diagnosi e cura”, fa sapere la Assl.
Tuttavia, dei previsti dodici posti al momento ne dovrebbero essere disponibili solo dieci, quelli attivati con i letti arrivati dal reparto di Chirurgia dell’ospedale Delogu di Ghilarza.
Confermata anche la disponibilità dell’organico dei medici che devono occuparsi del nuovo reparto, che sarà guidato dal primario del reparto di medicina, la dottoressa Cinzia Cuccus. Ne faranno parte 8 medici, oltre il primario. Tre provenienti dal reparto Medicina del San Martino, due dalla Pneumologia, uno dalla Riabilitazione neurologica. Infine due medici da spostare dal reparto Medicina dell’ospedale Delogu di Ghilarza.
Un presidio, quest’ultimo, dove rimane a questo punto solo il primario, Antonello Cossu. Dopo la chiusura del servizio scattata la settimana scorsa per il contagio riscontrato in un medico, attualmente in quarantena. Ancora da individuare, invece, il personale infermieristico da destinare al nuovo reparto Covid.
Con l’attivazione del nuovo reparto Covid si potrebbe già da oggi riaprire il Pronto soccorso, che non accetta pazienti non covid da martedì scorso. Infatti è occupato da pazienti contagiati anche nella zona destinata agli ambulatori per le visite di pazienti con altre patologie.
Le parole del segretario della Cimo
Sull’apertura del nuovo reparto Covid intanto interviene il segretario del sindacato aziendale della Cimo, Gian Piero Sulis. Nell’esprimere preoccupazione per la grave situazione in cui si trova da diverse settimane il Pronto soccorso del San Martino, arrivato ad occupare tutti gli spazi con ben 15 pazienti, Sulis segnala le condizioni di lavoro degli operatori, “che si stanno impegnando in tutti i modi per far fronte a questa emergenza pur essendo pesantemente sotto organico e non essendo mai stati adeguatamente formati per assistere questo tipo di pazienti”.
Il segretario della Cimo ha dubbi anche sull’operatività del nuovo reparto, che “non è stato ancora completamente allestito. Difatti non sono presenti tutti i letti previsti (10 o 12?) nè sono presenti camici o l’adeguata dotazione di DPI necessari per l’assistenza ai malati. Al momento mancano pure i ventilatori!”