Al Teatro Fabbri il sindaco Zattini, l’assessore alla Cultura Melandri e il condirettore del Teatro Sintoni, lanciano un “grido di dolore”.
In occasione della presentazione dei recenti interventi di arredo e di rifunzionalizzazione realizzati all’interno del Teatro Diego Fabbri di Forlì, questa mattina , in conferenza stampa, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, l’assessore alla Cultura Valerio Melandri e il condirettore del Teatro Diego Fabbri Ruggero Sintoni, hanno lanciato un “grido civile di dolore” per le misure, contenute nel nuovo Dpcm. Questi hanno spento le luci del mondo dello spettacolo, dei cinema, dei teatri e della cultura.
“Hanno preso una cantonata. I teatri sono luoghi sicuri. Su 350 mila spettatori soltanto un contagiato” ha ricordato Ruggero Sintoni. Ricorda a questo riguardo gli esiti di uno studio promosso dall’Agis – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. Questo conta, dalla riapertura ad oggi, soltanto un caso di contagio tra circa 350mila spettatori che hanno partecipato ai 2.782 spettacoli di lirica, prosa, danza e concerti.
Un solo caso positivo, e che in seguito ad accertamenti sanitari ha certificato la negatività di tutti gli spettatori entrati in contatto con lo stesso. Gli spettacoli al Fabbri dovevano riprendere tra due giorni. Per effetto delle disposizioni dell’ultimo Dpcm si dovrà attendere lo sblocco del 24 novembre 2020.
“Il teatro è un luogo sicuro, lo dicono i numeri di tutta Italia, per le misure che sono state adottate, il rispetto dei protocolli di sicurezza igienico sanitari, e le persone che lo frequentano. E’ con grande dolore che dovremo aspettare un altro mese prima della ripresa degli spettacoli” ha detto l’assessore Valerio Melandri.
Il sindaco Gian Luca Zattini , che condivide il senso di “dolore” per questa chiusura dei teatri, parla espressamente di un “provvedimento cervellotico che nessuno capisce”. “Non se ne capisce la ratio… ”, dice, aggiungendo che “non ci piegheremo all’idea che il Covid possa ‘uccidere’ tutto”. L’amministrazione s’è attivata subito per incontrare le associazioni di categoria. Sono inoltre state decise tutte le misure di sostegno possibili per offrire sollievo alle categorie costrette a così dura prova.
Il rinnovo
L’assessore ai Lavori Pubblici Vittorio Cicognani ha illustrato i lavori resisi necessari a fine agosto, per una spesa di circa 50mila euro. “Da un problema ne è nata un’opportunità”. Intanto è stata presentata la conclusione degli ultimi lavori all’interno del Fabbri.
Il grande lampadario dell’atrio è stato fornito dall’Accademia Perduta/Romagna Teatri diretta dallo stesso Ruggero Sintoni, con la supervisione dell’architetto Simona Scattolin.
Erano presenti alla conferenza stampa anche Stefano Benetti, dirigente del Servizio Cultura e Turismo del Comune di Forlì, e l’artista Andrea Mario Bert. Questi ha curato l’installazione della sua opera “Olio su Tavola” (tavolo in legno con cielo a nuvole dipinto). Mostra al pubblico anche una tela ovale con nuvola bianca quadrata su cielo azzurro.
“L’arte non è il fine, ma il pretesto e il metodo per individuare il nostro vero senso e le infinite possibilità nascoste in ogni epoca. Per questo, un mese fa, ho accettato di donare questo mio intervento, con la gioia nel cuore di sapere che chi lo avesse ricevuto ne avrebbe fatto tesoro. L’ho fatto per il teatro. L’ho fatto per l’arte”.