Alla Dinamo Sassari di Basket c’è un positivo. La società con una breve nota sul sito ha comunicato che “a seguito dei test effettuati nel rispetto dei protocolli sanitari, è emerso un caso di positività al Covid-19”.
Si tratta di un giocatore, di cui la dirigenza non ha rivelato il nome per rispetto della privacy. L’unica cosa che è stata precisata dal Banco di Sardegna è che “il soggetto è totalmente asintomatico e sta seguendo in isolamento le procedure previste dal protocollo sanitario”. Frattanto, “il resto del gruppo verrà sottoposto a ulteriori test – conclude la nota – in vista dei prossimi impegni agonistici. La Polisportiva Dinamo s.r.l., meglio nota come Dinamo Sassari, è una società cestistica italiana di Sassari. In massima divisione dalla stagione 2010-11, è il primo club sardo a vincere lo scudetto nella pallacanestro al termine del campionato 2014-15.
Trofeo che giungeva al culmine di due Coppe Italia (2014 e 2015) consecutive, e due Supercoppe nel 2014 e nel 2019. Nel 2019, vincendo la FIBA Europe Cup, diventa la prima squadra sarda a vincere un titolo internazionale di qualsiasi sport olimpico. I giocatori sono da qualche anno soprannominati I giganti (in sardo: Sos gigantes/Is gigantis) in riferimento ai giganti di Mont’e Prama; un gruppo di statue di pietra di epoca nuragica, divenuti uno dei simboli dell’archeologia e della cultura sarda. La prima squadra è nota con il nome di Dinamo Banco di Sardegna Sassari; per via di un accordo di sponsorizzazione con l’omonimo istituto di credito.
Nel 1960 dieci giovani sassaresi studenti del Liceo Azuni di Sassari, spinti dal professor Fadda. Lui, insegnante di educazione fisica che nei sotterranei della scuola insegnava i fondamentali della pallacanestro; incominciavano a darsi appuntamento nei campetti della scuola di San Giuseppe per giocare a pallacanestro. Sul campetto di via Enrico Costa nacque progressivamente l’idea di dare vita a una squadra e la fondazione avvenne il 23 aprile 1960; con Giovanni Pilo primo presidente.
Per la scelta del nome il gruppo volle discostarsi da nomi tradizionali delle società già esistenti in città come ad esempio Libertas, direttamente riconducibile a movimenti a trazione politica cattolica, in modo da preservare un animo laico. I fondatori provarono ad ispirarsi alle realtà cestistiche già esistenti e si pensò a Virtus, ma per mantenere un diretto legame con il liceo classico alla quale facevano tutti parte, decisero di tradurlo nel greco Dinamis.