Uncem condanna gli atti vandalici, i saccheggi e la guerriglia urbana a negozi, bar e ristoranti.
L’ unione nazionale comuni, comunità ed enti montani (Uncem), con il Presidente nazionale Marco Bussone e tutti i Presidenti delle Delegazioni regionali condannano duramente coloro che nella serata di ieri hanno saccheggiato, distrutto e con scene da guerriglia gettato il panico nei centri delle città capoluogo. Uncem e i suoi vertici si uniscono ai commercianti che hanno subito questa assurda devastazione. Ma anche alle Associazioni di categoria che avevano promosso pacifiche. La violenza le ha inquinate ed è gravissimo. Inaccettabile.
Uncem ha chiesto al Governo di modificare il DPCM nella parte relativa alla chiusura di bar e ristoranti. La richiesta riguarda l’apertura fino alle ore 22 nei piccoli Comuni e nei Comuni montani italiani. Qui, gli esercizi commerciali e di somministrazione sono spesso le uniche e sole attività economiche. Uncem ha anche ricordato come occorra evitare si allunghi l’elenco dei 200 Comuni italiani senza più un negozio o un bar, desertificati commercialmente.
“Non c’è nessun rischio assembramento nei bar, nelle pasticcerie e nei piccoli ristoranti e pizzerie dei piccoli Comuni e nei Comuni montani della Sardegna. C’è al contrario il rischio che intere comunità soffrano ancora di più l’abbandono. Il disagio sociale. E soprattutto il crollo economico dopo mesi di lavoro e investimenti per rispettare le regole. Queste piccole e piccolissime imprese rappresentano presidi economici indispensabili per i nostri territori. Insieme, ovviamente, alle piccole e piccolissime imprese culturali e alle palestre”, sottolinea Daniela Falconi, Sindaca di Fonni e neoeletta Presidente Uncem Sardegna.