Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Psoriasi. E sensibilizzare le persone è fondamentale.
La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle, a carattere cronico e recidivante. E’ caratterizzata dalla comparsa di chiazze eritematose ricoperte da uno strato squamoso bianco-argenteo. Questo sono generalmente localizzate a livello di gomiti, ginocchia, regione sacrale e capillizio. Colpisce uomini e donne in qualsiasi fascia d’età. Gli esperti ritengono che le cause alla base della psoriasi siano riconducibili alla componente genetica ed immunologica ma anche a fattori ambientali.
Pazienti, associazioni, professionisti, medici, scienziati e comunità bene informate hanno il potere di migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone affette da psoriasi. L’informazione, infatti, è fondamentale.
Ogni anno, l’IFPA definisce un tema specifico per l’imminente Giornata mondiale della psoriasi.
Questo tema ispira le attività e punta i riflettori su un problema specifico correlato alla psoriasi. Il tema della Giornata mondiale della psoriasi 2020 è “informare”. A tal proposito, l’International Federation of Psoriasis Associations (Ifps), ha lanciato la campagna #BeInformed. In occasione del World Psoriasis Day che si celebra il 29 ottobre in più di 50 Paesi nel mondo. Vengono organizzate attività e campagne di sensibilizzazione per promuovere la consapevolezza, l’empowerment e l’azione. Attraverso informazioni affidabili possiamo costruire dati, toolkit e altre risorse per migliorare la qualità della vita delle persone con psoriasi e artrite psoriasica.
L’idea di avere una giornata annuale esiste da molto tempo. Nel 2004, diverse associazioni di pazienti affetti si sono riunite, hanno creato un comitato direttivo e hanno reso la Giornata mondiale della psoriasi una realtà. La loro dedizione e il loro entusiasmo hanno assicurato che la prima Giornata mondiale sia stata un successo clamoroso. Lo scopo è quello di divulgare l’informazione di qualità per contrastare le fake news che dilagano sul web. Ma anche quello di aumentare la consapevolezza delle persone verso la malattia e migliorare le possibilità di accesso ai trattamenti.