Istat: ad ottobre 2020 si stima una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori mentre sale l’indice composito del clima di fiducia delle imprese
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori si ridimensionano. Il clima economico e il clima futuro registrano il calo più marcato passando, rispettivamente, da 94,5 a 87,8 e da 109,3 a 104,5. Il clima personale scende da 107,1 a 106,4 e quello corrente diminuisce da 100,2 a 99,9.
Guardando alle imprese, il miglioramento della fiducia è diffuso all’industria e al settore del commercio al dettaglio. In particolare, nel settore manifatturiero l’indice sale da 92,6 a 95,6 e nelle costruzioni aumenta da 138,6 a 142,5; nel commercio al dettaglio la crescita è più contenuta: l’indice passa da 97,5 a 99,3. Invece, per i servizi di mercato si evidenzia un peggioramento del clima che scende da 88,7 a 88,1.
Con riferimento alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini e le scorte di prodotti finiti sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso; invece, le attese di produzione sono in lieve peggioramento. Nelle costruzioni, aumentano entrambe le componenti dell’indice.
Nei servizi di mercato il deterioramento della fiducia è dovuto essenzialmente al peggioramento delle attese sugli ordini mentre sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari risultano in miglioramento. Nel commercio al dettaglio recuperano i giudizi e le attese sulle vendite; il saldo delle scorte di magazzino è in aumento. A livello di circuito distributivo, la fiducia diminuisce nella grande distribuzione mentre è in marcata risalita nella distribuzione tradizionale.