“Legger_ezza” in rete: il progetto del CeDAC per la Promozione della Lettura prosegue in versione “virtuale”: mercoledì 4 novembre alle 18.30 l’incontro con Irene Facheris che parlerà del suo libro “Parità in pillole” insieme con Carmina Conte e Ilaria Corrias – in diretta su Facebook (e in differita sul canale You Tube del CeDAC).
Focus su “Disciminazioni di genere, violenza e bullismo” per la seconda edizione di “Legger_ezza” – il progetto del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna per la Promozione della Lettura che – dopo l’incontro con Riccardo Gazzaniga alla Biblioteca Comunale di Macomer, per un viaggio tra le righe del suo romanzo “Colpo su colpo” – si trasferisce in rete, per un ciclo di appuntamenti con gli autori che potranno essere seguiti in diretta su Facebook (alla pagina www.facebook.com/Circuitomultidisciplinaredellospettacolo ) e in differita sul canale You Tube del CeDAC.
CAMBI DI PROGRAMMA
Il calendario degli incontri è stato rimodulato, per la versione “virtuale” della rassegna: si (ri)comincia mercoledì 4 novembre alle 18.30 con il libro “Parità in pillole” di Irene Facheris – un’interessante e “istruttiva” guida per orientarsi e imparare a riconoscere le diverse forme di discriminazione e violenza presenti nella società, dalla “rape culture” al sessismo, dalla omobitransfobia al classismo – per una conversazione con l’autrice a cura di Carmina Conte e Ilaria Corrias.
Viaggio tra quelle sottili “differenze” e gli invisibili confini segnati da pregiudizi e stereotipi culturali nel nuovo libro della scrittrice, formatrice e attivista, specializzata in soft skill (ovvero le competenze trasversali fondamentali nel mondo del lavoro), gender studies e diversity: “pillole” utili per individuare le ingiustizie e gli equilibri di potere, con l’obiettivo di realizzare finalmente la “parità” eliminando i privilegi e favorendo l’inclusione, per offrire a tutti uguali opportunità e costruire una società più equa e armoniosa.
Un’utopia concreta – da raggiungere attraverso l’educazione e la cultura, una maggiore consapevolezza dei propri e altrui diritti – da conquistare giorno dopo giorno nel quotidiano, affermando e rispettando i valori e i principi etici e morali su cui si fonda la civiltà.
“Parità in pillole” scalfisce l’apparente “normalità” delle situazioni cui per abitudine (o rassegnazione) quasi non si fa caso, indaga i meccanismi e le dinamiche comportamentali, instilla il dubbio che una condizione di privilegio implichi doveri e responsabilità maggiori e proporzionali e che assistere in silenzio ad abusi e discriminazioni renda complici – involontari forse – dei carnefici, suggerisce che la diversità non debba rappresentare un problema semmai un’opportunità e i criteri di giudizio non debbano né possano basarsi su canoni estetici.
Se – come ricorda l’autrice – «il personale è politico», tanto più questo si dimostra vero se una questione individuale si rivela universale:
Certi modelli che tendono a ripetersi producendo sofferenza possono essere scardinati e capovolti, specialmente se le tante persone che ne subiscono le sofferenze o semplicemente ne ravvisano l’inadeguatezza e la crudeltà decidono di reagire e unirsi per spezzare un circolo vizioso.
Il libro rappresenta quindi uno “strumento” prezioso per imparare a costruire rapporti paritari e «porre le basi per una società davvero inclusiva, dove tutti, anche coloro che stanno in posizioni di potere, possano trarne beneficio e vivere meglio»: un’occasione per riflettere, con informazioni utili per nutrire e diffondere una sensibilità nuova verso temi cruciali.
L’autrice
Irene Facheris, milanese (classe 1989), laureata in Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici, ha approfondito la sua ricerca sui gender studies. All’attività come formatrice associa il suo impegno nella divulgazione, affrontando temi come gli stereotipi di genere, il sessismo, oltre alla cultura femminista e ai diritti LGBTQ+. “Parità in Pillole” è anche il titolo della sua rubrica, rivolta ai ragazzi sul suo canale Youtube in partnership con Google, fino alla fine del 2019.
Autrice di “Creiamo Cultura Insieme: 10 cose da sapere prima di iniziare una discussione” (Tlon Edizioni) e “Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane” (Rizzoli), dal 2018 è responsabile della formazione di Bossy+, un hub consulenziale che aiuta le realtà lavorative a utilizzare un punto di vista inclusivo nei loro eventi, nella loro immagine e nella loro vita aziendale.
Sito Personale
Sul suo sito ha pubblicato i podcast: “Coming out: storie che vogliono uscire” ed “Equalitalk” su Audible, “Palinsesto Femminista” su Spotify e “Lenti femministe: uno sguardo di genere sul mondo” in esclusiva per Patreon. Tiene incontri sulla parità nelle principali scuole, università e organizzazioni italiane.
“Legger_ezza” 2020 prosegue – in rete – fino a dicembre, per un’indagine “letteraria” sulle “Disciminazioni di genere, violenza e bullismo” di ieri e di oggi, con una particolare attenzione alle forme di abuso e emarginazione che colpiscono giovani e adolescenti (ma non solo).
S’intitola “Quelle come me. La storia di ‘Splendori e Miserie di Madame Royale’” il libro di Andrea Meroni e Luca Locati Luciani che racconta la genesi del film di Vittorio Caprioli, con Ugo Tognazzi nel ruolo di Alessio, un ex ballerino che vive una doppia vita en travesti: giovedì 5 novembre alle 18.30 la parola agli autori e allo sceneggiatore, scrittore, autore di fumetti e regista Bepi Vigna.
Slitta a domenica 8 novembre alle 18.30 la presentazione di “Un altro candore” di Giacomo Verri
Tra memorie della Resistenza e amori e tradimenti in tempo di guerra, con la partecipazione di Walter Falgio. Incontro in giallo – venerdì 13 novembre alle 18.30 con “Quattro bravi ragazzi. Storie di ordinario bullismo” di Lello Gurrado, dove un’indagine su alcuni delitti riporta alla luce antichi episodi di violenza, con un dialogo tra l’autore e Salvatore Bandinu mentre giovedì 19 novembre alle 18.30 si parla di “Ai sopravvissuti spareremo ancora”, romanzo d’esordio di Claudio Lagomarsini su «una tragedia di provincia» che ha radici nella tradizione patriarcale nell’incontro coordinato da Nicola Girau.
Infine – venerdì 11 dicembre alle 18.30 – “L’imitazion del vero” di Ezio Sinigaglia in cui si intrecciano arte e passione – in un’opera che «sfida le regole della sintassi e della morale» per restituire in un italiano arcaizzante l’arguzia di una novella del Boccaccio: in rete il dialogo tra l’autore e lo scrittore Alessandro De Roma.
Legger-ezza
“Legger-ezza” del CeDAC riparte dalla letteratura per raccontare il presente, mettendo l’accento sulle derive pericolose delle discriminazioni e del bullismo, sui riflessi di una civiltà patriarcale e sulla fragilità dell’età adolescenziale a fronte di un’evoluzione culturale e sociale e di una sempre maggiore consapevolezza tra le giovani generazioni– frutto di decenni di lotte in difesa dei diritti umani – con un’antologia di titoli che spaziano dalla saggistica alla narrativa, dall'(auto)biografia al giallo al noir.
IL LIBRO-Parità in pillole
Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane -di Irene Facheris
Perché “Parità in pillole”? E che cosa contengono queste pillole? Per rispondere alla prima domanda, basta guardarsi attorno. Viviamo in una società “a gradini” che ancora oggi offre opportunità diverse a soggetti con caratteristiche differenti: non solo a uomini e donne, ma anche a bianchi e neri, persone etero- e omosessuali e via dicendo.
Siamo talmente abituati a vederci attorniati da queste situazioni di privilegio e discriminazione che talvolta non le riconosciamo neppure come tali o le consideriamo “normali”. Ma siamo sicuri che, a prescindere dalla nostra personale condizione di privilegio, possiamo vivere sereni in un mondo in cui una donna, a pari mansioni e competenze, guadagna meno di un uomo, o dove chi non risponde a canoni estetici più o meno espliciti si vergogna e magari non trova nemmeno lavoro, o dove un uomo non può permettersi di essere emotivo?
Ecco, quindi, il senso di questo libro: offrire uno strumento per costruire rapporti paritari e porre le basi per una società davvero inclusiva, dove tutti, anche coloro che stanno in posizioni di potere, possano trarne beneficio e vivere meglio.
A questo scopo – passiamo ora al contenuto delle pillole –
Irene Facheris esamina una a una le discriminazioni più diffuse (dalla rape culture al sessismo benevolo, dalla omobitransfobia al classismo) per invitare tutte e tutti a diffondere attivamente una sensibilità nuova. Perché – come spiega Facheris – “il personale è politico” ovvero, se il mio problema è diffuso, non è più solo mio e insieme possiamo affrontarlo più efficacemente. E, solo insieme, scopriremo quanto la parità possa renderci felici.