L’epidemia di Covid-19 non ha fermato i cambiamenti climatici. Due sfide molto importanti per il nostro pianeta.
La pandemia di Covid-19 continua ad essere una delle maggiori sfide che la nostra società si trova ad affrontare in questi mesi. Ma un’altra crisi continua a farsi strada senza sosta. Parliamo della crisi climatica, che non si è certo arrestata. Infatti, le concentrazioni di gas serra continuano a crescere, nonostante durante la prima fase della pandemia da Covid-19, queste si erano leggermente ridotte. Dunque, è facile ipotizzare che la strada, per raggiungere gli obiettivi climatici, è molto tortuosa.
Sia la crisi pandemica che la crisi climatica sembrano essere due mali “invisibili”. Entrambe hanno “un periodo di incubazione celato”. In un caso si parla di settimane, nell’altro di decenni. Inoltre, entrambe le crisi, possiamo definirle due “malattie globali”, a cui nessuno può scampare. Sono due crisi diverse, che si propagano però in maniera massiccia causando gravi conseguenze. Queste possono essere più o meno dure, in base alle zone del mondo. Per esempio, sia la pandemia che la crisi climatica, influiscono pesantemente su persone o popoli deboli. Che si tratti di pandemia o di clima, ad oggi ancora non esiste una “cura definitiva”. Tuttavia, sembrerebbe che per eliminare questi gravi problemi che affliggono il pianeta, sia necessario un cambio di rotta globale.
Un cambiamento sarebbe importante per affrontare entrambi i problemi, tuttavia, se nel caso del Covid-19 si cerca un vaccino, per la crisi climatica il vaccino non esiste.
La connessione tra cambiamento climatico e pandemia non è infatti un discorso nuovo, anzi. Tuttavia, solo adesso vediamo gli effetti e siamo maggiormente interessati a rintracciarne le cause. Comprendere l’enormità del cambiamento climatico è dunque molto complesso, tanto quanto tracciare gli stravolgimenti che il Covid-19 ha innescato nel presente (e futuro). Comprendere i legami non è semplice, ma è fondamentale per disinnescare gli effetti che possono causare.