Domenica 8 novembre dalle ore 10:30 alle ore 12:30 si terrà un percorso sulla storia dei bombardamenti del 43, l’appuntamento in Piazza Indipendenza a Cagliari.
Cagliari è stata una delle città maggiormente ferite dai bombardamenti americani del ’43 e tutt’oggi ne porta evidenti segni nel tessuto urbano storico. Vuoti a volte colmati da vegetazione spontanea e rimasti pressoché immutati, a volte sostituiti dalla impietosa edilizia civile degli anni ’50, a volte ancora riorganizzati secondo le nuove esigenze della città. Queste tracce visibili ma soprattutto intellegibili, mostrano una ferita ma anche una rinascita. Sono il simbolo di un corpo – quello cittadino – che non dimentica ma che neppure resta intrappolato nei tristi avvenimenti di quei giorni. Il tour della Trip Sardinia parte proprio da quest’idea: ricordare i bombardamenti ma soprattutto la forza vitale, culturale e sociale con la quale la Città ha saputo rinascere da essi, e dalla quale possiamo trarre spunto per affrontare il difficile momento che ci troviamo a vivere oggi.
Dettagli
Incontro: Piazza Indipendenza – fronte Torre di San Pancrazio. Prezzo: 7 euro a persona + 1,00 euro ingresso rifugio Santa Restituta; durata: 2 ore circa. Nota bene: la prenotazione è obbligatoria; posti contingentati secondo le linee anti Covid – presentarsi dotati di mascherina. Per info e prenotazioni: trip sardinia – info@tripsardinia.Com – 3920508181 – 3934417811 (anche whatsapp). Pagamenti (nota bene: il pagamento online può essere effettuato solo previa conferma della prenotazione da parte dell’agenzia e dovrà riportare il nome e cognome del referente della prenotazione e il numero di partecipanti).
I primi bombardamenti.
Le prime incursioni avvennero il 2 giugno 1942, quando alle ore 23:30 un bombardiere inglese sorvolò il porto cittadino e, dopo aver lanciato numerosi bengala in modo da migliorare la visuale, attaccò le navi da guerra che vi erano ancorate. Il pronto azionamento dei congegni per il rilascio della nebbia artificiale permise alle navi di non riscontrare danni, mentre alcune bombe caddero sul cimitero monumentale di Bonaria. L’area circostante e lo stesso cimitero subirono lievi danni. I morti accertati furono due.
Un secondo bombardamento avvenne cinque giorni dopo, la notte tra il 7 e l’8 giugno, anche questo ad opera dell’aviazione inglese. Fu colpito il centro della città, in particolare furono distrutti alcuni fabbricati di Largo Carlo Felice, via Angioy, via Sassari e del quartiere di Marina, aprendo una voragine nella zona adiacente al Banco di Napoli e alla Banca Commerciale. Le stime sulle vittime variano da dodici a quattordici morti, i feriti invece furono quindici.