Un team di ricercatori dell’UCLA Health ha scoperto un particolare composto che stimola le cellule muscolari nei topi e che è in grado di riprodurre l’effetto che può avere l’esercizio fisico sugli stessi muscoli. Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine, i ricercatori spiegano come sono arrivati alla scoperta. Cercavano un farmaco che potesse essere d’aiuto per quanto riguarda una particolare condizione, che vede la carenza di un particolare enzima nelle cellule muscolari, denominato CaMK.
Effetto dell’esercizio fisico
L’effetto dell’esercizio fisico sui muscoli vede questi ultimi rafforzarsi man mano che vengono usati. Ciò avviene grazie ad una serie di segnali chimici. Il composto che hanno scoperto i ricercatori non fa altro che attivare questi segnali e ripristinarli qualora non siano sufficienti.Secondo gli stessi ricercatori, questo nuovo composto potrebbe rivelarsi molto utile per le persone affette da distrofia muscolare dei cingoli (LGMD), una forma di distrofia muscolare che di solito comincia durante l’adolescenza.
Atrofizzazione dei muscoli
Quando i muscoli non vengono usati per un tempo relativamente lungo, cominciano ad atrofizzarsi. Nelle persone sane questo processo è però reversibile. Per questo, di solito. le persone con un arto ingessato poi, quando lo stesso gesso viene tolto, recuperano in pochi giorni.Ciò avviene grazie alla stimolazione dei messaggeri chimici all’interno delle cellule muscolari. Cominciano a far aumentare la massa della forza muscolare quando ce n’è bisogno.
Malfunzionamento dell’enzima CaMK
Nei soggetti con LGMD, a causa di un difetto genetico, questi messaggeri chimici non lavorano bene. Quindi l’esercizio non attiva il segnale per il rafforzamento del muscolo. Questo significa che gradualmente si atrofizzano, tanto che la persona deve far uso di una sedia a rotelle. Nei casi più gravi i soggetti possono rimanere paralizzati. Il difetto genetico causa una carenza del suddetto CaMK, un enzima che è alla base dello scambio di segnali chimici che, tra l’altro, aumenta la capacità delle cellule muscolari di metabolizzare il grasso e di crescere.
Alla ricerca di un composto per far funzionare normalmente l’enzima CaMK, i ricercatori hanno identificato un particolare composto chimico denominato AMBMP. Sperimentato sui topi, permetteva di far crescere i loro muscoli in maniera sana. Il composto attivava l’enzima CaMK e ripristinava quelle proprietà che invece nella LGMD risultano difettose. Così spiega Melissa Spencer, ricercatrice dell’Eli and Edythe Broad Center of Regenerative Medicine and Stem Cell Research presso l’UCLA nonché autrice senior dello studio.
Funziona anche sui muscoli umani?
Ora i ricercatori stanno cercando di capire come arrivare ad un farmaco sperimentale. Si attende il momento per passare alla fase degli studi clinici. Qualora questo composto fosse efficace anche sui muscoli umani, infatti, si tratterebbe di una grande novità per il trattamento di tutti i pazienti con distrofia muscolare dei cingoli; in generale per quelle condizioni in cui muscoli si atrofizzano e non recuperano. Per esempio, in quei soggetti che sono costretti a letto per lunghi periodi di tempo.