La storia del caffè di cicoria è una storia strettamente legata agli avvenimenti del nostro continente.
La bevanda viene ottenuta dalle radici della cicoria che vengono essiccate, tostate e infine tritate. Il risultato, infatti, è una polvere che ricorda il caffè, ma molto più leggera. Oggi molto famoso in Lousiana, negli USA, il caffè di cicoria ha origine in Europa. Divenne, infatti, a più riprese, l’alternativa più economica al caffè. Durante le guerre napoleoniche, e molto dopo, durante le due guerre mondiali la vendita del caffè venne ridotta o bloccata del tutto.
Venne, quindi, ideata questa ricetta alternativa che dava un risultato salutare, privo di caffeina ma che ricordava il gusto del caffè. Negli ultimi anni il caffè di cicoria è tornato alla ribalta, venduto a chi non può assumere caffeina o non digerisce il caffè. Il suo gusto unico, inoltre, porta alcuni consumatori a preferirlo alle altre alternative al caffè come il caffè d’orzo. La cicoria comune (Cichorium intybus) è una pianta erbacea, perenne con vivaci fiori di colore celeste, appartenente alla famiglia Asteraceae.
Come si prepara?
In commercio questa bevanda viene venduta sia sotto forma di polvere solubile e sia di polvere per la moka. Nel primo caso bisogna, quindi, prima preparare il liquido che desideriamo bere. Dopodiché, versare due cucchiaini di caffè di cicoria e mescolare bene. La polvere di cicoria è molto leggera e tenderà a rimanere in superficie se non si mescola a sufficienza. È, inoltre, molto importante utilizzare un cucchiaino ben asciutto. Questo perché la cicoria è molto sensibile all’umidità. Se invece disponiamo dell’altra alternativa, il procedimento da seguire è sempre molto semplice. La polvere per moka va, infatti, usata per preparare tazzine espresso come quelle di caffè tradizionale. È sufficiente preparare la caffettiera come sempre, aspettare e servire il caffè direttamente sulla tazzina.