Nuove chiusure. Il Decreto Ristoro disciplina i rimborsi
Chiudono di nuovo teatri, palestre, piscine, centri benessere, impianti sciistici, parchi di divertimento e parchi tematici. E’ il decreto “Ristori”, alle cui clausole occorre prestare attenzione per non restare senza rimborsi.
Per spettacoli teatrali e concerti tra il 24 ottobre e il 31 gennaio si prevede un termine di 30 giorni entro cui chiedere i rimborsi o voucher da utilizzare entro 18 mesi. Questa decisione è a discrezione dell’organizzatore, sembra più frequente la consegna del voucher.
Ma attenzione, i 30 giorni partono dal momento in cui è entrato in vigore il decreto. La scadenza è quindi il 28 novembre, o 30 giorni dalla diversa data della comunicazione dell’impossibilita’ sopravvenuta della prestazione.
Diverso invece il discorso per palestre, piscine, centri benessere, sky-pass, parchi di divertimento e parchi tematici. Mentre per teatri e concerti è stata rinnovata la norma del dpcm “Cura Italia”, non è così per questi servizi.
In questo caso, per il periodo attualmente previsto per la chiusura (fino al 24 novembre), e a differenza del periodo primaverile in cui sono stati chiusi, si può pretendere l’applicazione del codice civile: rimborso di quanto pagato. Infatti l’inadempimento è dovuto a causa di forza maggiore non imputabile al consumatore.
Ovviamente, visto il breve periodo di chiusura previsto, si può trattare col fornitore del servizio. Non si sottovaluti – soprattutto per palestre, piscine e sky-pass – la possibilità di un’estensione del servizio oltre la scadenza.
Il servizio gratuito di consulenza di Aduc aiuta i consumatori nei casi che, di volta in volta, possano essere più specifici.